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Dedica a cui stai rispondendo

In un paese al centro del mondo, viveva una donna molto bella, molto corteggiata, amata. Essa aveva una facoltà che sapeva di magico: riusciva ad entrare nel cuore della gente, ad impossessarsene senza quasi che questa ne avesse coscienza.
La sua bellezza esteriore non trovava però riscontro col suo intimo, diceva chi era stato così abile da riconoscerne, al primo impatto la vera natura. Dentro c?era il niente assoluto. Eppure quanti dei suoi estimatori, dei suoi ammiratori, dei suoi amanti, si accorgevano di quel vuoto interiore, della sua vacuità, della sua non essenza?!
Sapeva essere la compagna fedele, l?amica ideale, l?amante perfetta; s?insinuava sottilmente, surrettiziamente fin nelle viscere della gente, che, meschina, aveva creduto nell?immagine che lei rimandava.
Eppure quante lacrime aveva partorito!
Ed era stata prolifica: aveva seminato, aveva germogliato, aveva ramificato laddove il terreno era stato ?fertile?.
Accadde che una volta una sua ?creatura?, vittima di un?insospettata quanto insospettabile tragedia, oppressa da un?insostenibile sofferenza, vinta dal più immane dolore, avesse chiamata la donna in soccorso, avesse implorato la sua presenza, il suo aiuto.
E quella non rispose...
E, scoperta senza il suo paludato vestimento, apparve in tutta la sua nudità!
L?eco di questa ?scoperta?risuonò per tutte le terre del globo, i cui abitanti, non del tutto contaminati dalle sue stucchevoli blandizie, la videro finalmente per quello che realmente era: più che brutta, orripilante, anche fuori, ora; le sue doti millantate, i suoi atteggiamenti artificiosi, i suoi affetti mendaci, la sua indole subdola caddero miseramente nel più squallido nulla. Fu quindi messa al bando e al pubblico ludibrio.
Ma lei, la ?miserella?, non se ne accorse quasi, presa com?era dalla sua frenetica attività di donna esperta in simulazioni, in dissimulazioni, in atteggiamenti istrionici, e così i suoi sostenitori più accaniti, troppo avvezzi, ormai, ad un percorso agevole, senza intoppi di sorta, per strade larghe, rettilinei sicuri, che giammai avrebbero abbandonato per altre vie forse insicure, strette, tortuose. Tutto diventava più semplice, la vita stessa, alimentandosi di lei !!!
E, come la Fenice risorse dalle proprie ceneri, così lei, e ancora continuerà resistere ad ogni colpo, ad esistere, imperturbata ed imperturbabile, fino a quando, dopo strenua lotta, difficile, e con vicende alterne, non verrà annientata definitivamente da qualcuno forte, vigoroso, indistruttibile, immortale.
Questo poi prenderà il suo posto nel cuore della gente e lì rimarrà per sempre.
E tuttavia ne passerà di tempo e di amarezze, di illusioni e delusioni, di tradimenti e di dolore, perché gli uomini possano acquisire quelle capacità di discernimento che siano governate anche dall?intelletto, perché una credulità stupida e un?emotività cieca cedano a una visione razional-sentimentale del mondo, degli uomini, della vita.
Solo allora si raggiungerà la consapevolezza dell?inconsistenza di quella donna, della sua labilità, di quanto essa sia destinata a cedere al primo soffio del vento della vita, della sua vita, e finalmente berrà l?amaro calice della solitudine, e sparirà, insieme ai suoi simili, sotto i colpi del suo antagonista, forse...
Questa donna si chiamava e si chiama INDIFFERENZA!
Il suo antagonista, AMORE!

PS:-Fate attenzione a lei, porta alla morte dell'anima...