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Dedica a cui stai rispondendo

Domenica.
Ho acceso il computer mille volte senza motivo, ho mandato messaggi ai fantasmi degli amici che non ho.
Sono sola, ho mal di testa e voglia di non esistere; almeno per questoo pomeriggio, o forse anche per la settimana che verrà... e magari anche per qlla dopo.

Pensavo di poter chiamare qcuno, per prendere un gelato, ma nella noia per la mia vita non c?era entusiasmo per nessuno, soprattutto considerando che le mie poche conoscenze sono ragazzi che ci provano; appena si rendono conto che volevi davvero solamente amicizia ti lasciano dove ti hanno trovata, magari anche con un fantasmagorico congedo strappalacrime.
Fanculo.

E cosi?, presa dall?inerzia, me ne sono stata tutto il giorno con la testa fra le mani, volevo solo che il tempo passasse, e se avessi potuto, mi sarei persino ubriacata, in casa da sola, per non sentire il peso del niente.
Chiusa nella mia stanza mi chiedevo come si arriva a stare cosi? male, cosa mi e?successo, com?e? che sono diventata cosi? invisibile..vota e istupidita; ma forse dovrei scavare troppo per capirlo, perche? anche da bambina ero sola, annoiata e piena di malinconia..
Ad allontanare la guarigione, oltre all?apatia e alla mia volontà mutilata, ci sono poi le paure infondate, tante, insidiose e persistenti. Anzi, credo siano state loro a condurmi con pazienza e costanza, mano nella mano, fino a qui, nel mio angolo ammuffito e buio con le spalle al muro.

.. mi alzo la mattina dopo aver tardato il piu? possibile il risveglio, con le gambe che non vogliono muoversi, la testa che non vuole comandare loro di attivarsi, come immersa in una materia densa e grigia che rende lento e stremante ogni singolo movimento; non c?e? un pensiero felice per poter volare, non ci sono amici, non c?e? l?amore, non c?e? una passione. Ci sono i libri che non riesco nemmeno piu? ad avvicinare, io e loro, come i due poli dello stesso segno che si respingono.
Inutile ricordare che ormai manca cosi? poco.. solo 5 esami... ?ormai manca poco... l?ultimo sforzo.. ? 25 anni passati pensando questoo, dimenticando i sogni e i desideri e le strade alternative, qlle magari meno battute, forse all?apparenza piu? impervie, ma che segnavano il tragitto giusto. Dimenticando se stessi.

Vivere.. Non credevo che fosse una malattia da curare, 25 anni di malattia implosi in poco tempo raschiando via tutto cosi? dolorosamente.
Non voglio rinunciare alla speranza di poter sorridere un giorno senza l? ombra negli occhi.