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Mio fratello mi ha sempre detto che la prima volta è meglio non farlo con uno di cui vai pazza, perché c'è il rischio che illuda facendoti soffrire mille volte di più: e io non gli ho mai dato torto. Secondo me il vero amore non richiede il sesso. Forse è stato proprio questo a spingermi, nella festa di due giorni fa, a lasciami andare con quel perfetto sconosciuto, dicendogli di sì anche se era stato molto diretto nella sua richiesta, quasi inquietante per una che è sempre stata una bambina sognante come me. Ma io stranamente non avevo paura, forse perché ero spinta un po' dall'anima della festa, forse dalle prese in giro poiché ero ancora vergine a 17 anni: ero emozionata, gli ho detto di sì accettando tutte quelle sconcerie. All'inizio mi sentivo stupita di me stessa pensando a cosa avevo appena fatto, "non sono più una santerella" mi dicevo immaginando le facce dei compagni che mi avevano sempre presa in giro.
Poi però mi è presa una gran paura... come se avessi fatto un qualcosa di orrendo. Mi sono sentita sporca, e ancora adesso mi chiedo se ho fatto la cosa giusta, a buttarmi così nel vuoto. Non sono religiosa, ma sento lo stesso come se qualcosa si fosse impossessato di me... ed è brutto sentirsi così, anche perché non so con chi parlarne.
Non so più se essere contenta di aver vissuto qualcosa di più o se dovermi vergognare per essermi comportata da put***.
Voi cosa ne pensate? Mi sento malissimo... aiuto!!
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