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Questa storia antica é conosciuta in Russia ed é estremamente significativa con una morale molto importante per la vita...
In Russia due boscaioli sono molto famosi per la loro forza e abilità nell'accumulare montagne di legna in poche ore cosa che a uomini normali riesce in diversi giorni.
Uno é calmo buono e molto forte fisicamente, l'altro é impulsivo, arrogante,energico e molto forte fisicamente anche lui.
Le loro gesta vengono decantate da anni nelle steppe russe che non mancano di gente gagliarda e dura.
Come sempre accade i due diventano due miti e le loro gesta vengono decantate ovunque e si creano due fazioni nelle quali ci si convince che uno é insuperabile rispetto all'altro.
Destino vuole che un bel giorno al taglio di un bosco in un paesino remoto si presentano diversi boscaioli per il fatto che la retribuzione é favorevole e tra loro ci sono contemporaneamente i due miti.
Immediatamente si crea un putiferio e i due vengono messi uno di fronte all'altro in una sorta di gara per decidere chi é il migliore, chi taglia in tre ore più legna.
L'arrogante sicuro di se guardando l'avversario, parte sparato e sicuro di farne polpette comincia con i suoi possenti muscoli a mietere tronchi come fossero fili d'erba con la sua enorme ascia, sotto lo sguardo incredulo dei numerosi spettatori.
La gara continua, il tempo inesorabilmente trascorre e i due fenomeni continuano ad ammucchiare ceppi di legna come nessuno aveva mai visto fare prima.
Ogni tanto però l'arrogante durante la gara non può fare a meno di gettare un occhiata di nascosto per vedere "l'altro" a che punto si trova con la sua legna e notando che il suo avversario ha già accatastato una ragguardevole montagna di legna non può fare altro che impegnarsi sempre di più e fino allo spasimo e all'esaurimento di ogni residuo di energia, ma inutilmente e inesorabilmente con il passare dei minuti il divario aumenta sempre di più.
Al termine della gara la gente completamente strabigliata osserva ammirata le due montagne di legna, i possenti muscoli sudati e le loro enormi asce che a fatica un uomo normale può tenere in mano, quella del "calmo" appare però decisamente e nettamente a occhio molto più grande.
L'arrogante ormai non più molto non può fare a meno davanti a tutti di complimentarsi e stringere calorosamente la mano al suo avversario e di chiedergli "Ma come hai fatto a vincere in questo modo così vistoso, così eclatante?"
Il vincitore pacificamente risponde:-"Niente, ogni tanto mi fermavo a riprendere fiato e ad affilare l'ascia".
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