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Nessuno scienziato ha mai spiegato in modo sufficiente l'esistenza dei tectiti, strani globuli di roccia radioattiva, di aspetto vetroso, che si possono trovare, fra l'altro, nel Libano. Secondo una teoria avanzata dal dottor Ralph Stair, dell'Ufficio Nazionale Pesi e Misure degli Stati Uniti, è possibile che i tectiti siano giunti da un pianeta distrutto, i cui frammenti ora orbitano fra Marte e Giove formando una fascia di asteroidi.
Un'altra teoria ancora più inquietante è stata proposta da un matematico sovietico, il professor Agrest. Secondo Agrest, la composizione dei tectiti presuppone l'azione di temperature estremamente elevate oltre a quella della radiazione nucleare. Egli sapeva che nessun ordigno nucleare era stato fatto esplodere di recente nel Libano, ma non si poteva escludere che la conflagrazione fosse successa in epoca biblica. Nelle pergamene del Mar Morto esisteva, dopo tutto, questa strana descrizione della distruzione di Sodoma e Gomorra:
"Una colonna di fumo e di ceneri ascese nell'aria come una colonna di fumo scaturita dalle viscere della terra. Una pioggia di zolfo e di fuoco distrusse Sodoma e Gomorra, e l'intera pianura e tutti gli abitanti e ogni pianta. E la moglie di Lot si volse a guardare e fu trasformata in una colonna di sale".
La colonna di fumo e di fuliggine fa pensare stranamente a un fungo atomico, sostiene Agrest. Ma chi ai tempi biblici avrebbe potuto possedere delle armi nucleari? Per Agrest c'era una sola inevitabile conclusione: armi in grado di creare una simile distruzione potevano provenire soltanto dal cielo. Forse, egli suggerisce, noi siamo stati visitati da extraterrestri nel remoto passato, ma non lo sapremo mai con certezza finché i tremendi segreti della struttura dei tectiti non saranno rivelati.
Forse 2000 anni sono sufficienti a non far credere più a nulla, in nome di una limitatissima teconologia...