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Dedica a cui stai rispondendo

Solitudine e stare soli sono due cose differenti.
Ci si puo trovare soli per la fine di un rapporto, la rottura di un amicizia o perche si cambia città. Ma questa non è solitudine, queste sono situazioni che la vita continuamente ci porta ad affrontare.
La solitudine è un altra cosa. Nella solitudine facciamo dello star soli la nostra dimensione di esistenza. La solitudine non ci capita, ma viene optata come scelta, come strategia o come soluzione.
Nella solitudine nessuno ci disturba, nessuno si aspetta niente da noi, e il dolore che ci procuriamo con la solitudine è in realtà un anestetico per una altro dolore più grande. Cioè che potremmo non piacere, non essere accettati per quello che siamo, o non essere capiti.
Ragazzi mi dispaice se vi sembro duro o poco sensibile ma io ne sto venendo fuori, e rendermi conto che il deserto che mi circondava me lo costruivo io con le mie mani giorno dopo giorno è stata la cosa più importante che abbia mai fatto nella mia vita.
Rifiutavo il mondo per avere una garanzia super-certa: cioè che nessuno mai mi avrebbe più rifiutato.
Poi ho capito che esser rifiutati fa parte del gioco. E che anche io mi posso permettere di non accettare chi non mi va bene.
Guardate non voglio dire che sia facile. Ricordo bene gli interminabili sabati sera solo in casa a piangere, i capodanni e le festività da solo; poi qualche incontro piacevole, "e via!" dicevo, "è finita la solitudine!" ma poi ci ripiombavo, il rapporto finiva, l'amico non ti cerca più, o semplicemento davo troppa importanza ad una relazione che importante non era. Un inferno. Come molti qui già sanno.
Non possiamo costringere gli altri ad amarci, ma proporci agli altri per quanto di meglio abbiamo, e sperare che vada tutto bene.
Mi spiace ma per me è così. La solitudine è una prigione, e siamo noi quelli che ci siamo rinchiusi dentro. Il bello è che da qualche parte tutti abbiamo la chiave per uscirne. Basta non smettere mai di cercarla.
Buona fortuna a tutti.