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...cosa so di te?il nome...e so che stamattina mi hai salvato la vita...senza di te...non so cosa sarebbe successo...Ora credo negli angeli custodi...
Ero in gita, con la mia classe...facevamo un'escursione in montagna, una di quelle cose in cui ci si deve arrampicare e camminare su una montagna altissima...una di quelle montagne dove se guardi sotto vedi solamente il vuoto, e sulle quali se non guardi dove metti i piedi rischi di cadere giù...avevo una paura matta...terrore infinito...
mi aggrappavo a quelle rocce con tutta me stessa, nonostante i due ragazzi addetti alla nostra guida che ci dicevano di stare calmi...uno di questi eri tu, che ti trovavi proprio dietro di me...
poi, non so com'è successo, forse ho messo un piede in una posizione sbagliata, o forse sono scivolata su una pietra...non lo so...so solo che ad un certo punto ho sentito la terra scivolare sotto di me...ho gridato, ho gridato con tutto il fiato che avevo in gola, ero sul pendio di quella montagna, e stavo per cadere di sotto...stavo cadendo, stavo cadendo da una montagna alta 1000 metri, cercavo un appiglio, urlavo,mentre sentivo il mio corpo scivolare...tutto questo nel giro di un secondo...poi, all'improvviso sentito due forti mani stringere le mie, ho chiuso gli occhi, perdendo i sensi...quando li ho riaperti eravamo in una sorta di valle, non molto distante da quella strettoia dove stavo scivolando...tutti i miei compagni e i professori intorno a me, preoccupati e alcuni con le lacrime agli occhi...e c'eri tu, che mi portavi in braccio e camminavi velocemente...
ero lì,tra le tue braccia, terrorizzata...potev morire.
E invece tu mi avevi salvato la vita...
mi hai poggiata sul prato, mi hai bagnato il viso, mi stringevi forte la mano...
siamo restati così per circa un'ora...mi parlavi, mi dicevi di stare tranquilla, che tutto andava bene, che non era accaduto niente...mi parlavi, mi chiedevi come stavo, come mi sentivo...fino al momento in cui il terrore in me si è placato un po',e sono riuscita a rialzarmi.
Allora hai preso il mio zaino e te lo sei messo sulle spalle, anche se avevi già il tuo...ti sei assicurato che stessi bene, mi hai preso la mano, e mi hai detto che da quel momento non me l'avresti più lasciata...
eri riuscito a tranquillizzarmi tanto, tantissimo...
abbiamo camminato così,mano nella mano, per le restanti due ore, parlando insieme della scuola, della musica, del cinema...e quando c'era un sentiero più stretto, o un percorso più accidentato, mi prendevi in braccio e camminavi...e io poggiavo la testa sul tuo petto, calma,tranquilla, felic a quando sono arrivate le sei, l'ora in cui io dovevo ripartire...
Ci siamo salutati, mi hai detto di tornare a trovarti, pur sapendo che non potrò più farlo...
ti ho detto ciao...e stavo risalendo sull'autobus, quando ho sentito qualcosa dentro me...mi sono fermata, sono tornata indietro, e ti ho abbracciato...poi ti ho sussurrato un grazie, e sono salita...
appena salita, mi sono seduta e ho guardato fuori dal finestrino...mente l'autobus partiva...e tu eri ancora lì...ti ho salutato di nuovo, con la mano...tu hai fatto lo stesso, fino a quando non ti ho visto più...
Io so che non ci reicontremo più...lo so che quel ciao era un po' un addio...ma per me sei stato una specie di angelo custode...e non potrò dimenticarti...anche se di te so solo il nome e...che mi hai salvato la vita.
GRAZIE...
e un'ultima cosa...ragazzi, credete agli angeli custodi...
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