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La mia timidezza. A 28 anni fa ancora parte di me. Ricordo i tempi della scuola quando, interrogata alla cattedra, diventavo rossa come un pomodoro e spesso, per la vergogna di avere gli occhi di tutti puntati addosso, facevo fatica anche a parlare... quando durante l'intervallo avevo anche vergogna ad uscire fuori dall'aula, vergogna degli altri, che riuscivano a vivere l'adolescenza in modo diverso dal mio, vergogna di me, che non sono mai stata bella. Mi dicevo: vedrai, crescendo imparerai anche tu a costruirti una vita adatta a quella che sei, alla tua personalità... perchè in fondo io mi andrei bene anche così, se non fosse per il resto del mondo, con cui purtroppo si ha sempre a che fare, soprattutto quando si diventa persone adulte. Spesso ho ancora molte difficoltà a relazionarmi con gli altri: le esperienze vissute da ragazzi segnano parecchio dentro, perchè dici a te stesso : "Se sono vista così, nonostante tutto quello che faccio perchè gli altri vedano la vera me, non riuscirò mai a far capire quello che sono e quello che ho dentro". Daresti tutto per trovare una sicurezza stabile per la tua personalità, per lasciare definitivamente da parte il tuo passato e riuscire finalmente ad andare bene nel tuo futuro. E non si è mai troppo adulti per avere paura ed io ho paura di un sacco di cose: di non riuscire più a realizzarmi lavorativamente nel settore in cui mi sono laureata, visti gli scarsi risultati ad oggi ottenuti, di rimanere sola, senza una persona accanto che mi voglia bene per quella che sono e che non ho mai trovato. La vita che sto vivendo non la sento mia così com'è ora. Sono fortunata, ho una famiglia che mi vuole bene, ma a me questo non basta più: non credevo di arrivare così a questa età.
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