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Dedica a cui stai rispondendo

Ricordi. Tanti. Troppi. Poi uno. Uno che vuole mostrarsi nella sua bellezza e nel dolore che provoca al mio cuore. Quasi per dispetto. Quell'immagine si ripete anche oggi. Ma tu non ci sei.
Sei mesi prima (19 gennaio 2007).
Ci rivestiamo di fretta, quasi non ci credo di aver fatto l'amore con te. Siamo insieme solo da un mese e mezzo, eppure sono sicura di quello che ho fatto e so che non me ne pentirò mai. Niente coccole ma un "dopo" comunque speciale. Siamo in terrazza, sono in braccio a te, i tuoi occhi brillano di felicità. Un tramonto bellissimo davanti a noi, neanche i palazzi riescono a rovinarlo. Il cielo si è tinto di mille colori, non fa molto freddo e non c'è vento. Calma, bellezza, tranquillità. Guardiamo quel tramonto che sembra felice quanto noi, li abbracciati per scaldarci, litigando sui colori del cielo. Poi gli scatti una foto e dici che la terrai per sempre perchè ti ricorda me. Sono felice, davvero.
Sei mesi dopo (10 luglio 2007).
Salgo in terrazza e rimango incerta a guardare il cielo. Come se volesse farmelo apposta. Un tramonto, troppo simile al nostro. Un tramonto che sa di te, un tramonto che mi ricorda il tuo sorriso, il tuo profumo, la tua voce. Il nostro tramonto. Quello della foto. Chissà se la hai ancora, se è ancora importante per te, se IO sono ancora importante per te. Lo guardo ancora un attimo. Scendo i gradini in silenzio, le lacrime scendono sulle guance.
Ora.
Inutile sperare ancora. Inutile aspettare di rispondere al citofono per sentire la tua voce. Inutile tutto. Solo false speranze. Alimentate da un tramonto e dal tuo ricordo. Dal dubbio che tu non abbia mai smesso di amarmi. Dal desiderio di avere delle risposte. Ma comunque false speranze.