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E non vorrei parlare di te, perché nella mia vita vedo tante cose più importanti di te. E me ne vergogno quasi, ma è così.
Più importante un giro in motorino fatto con l?i-pod negli orecchi, senza casco, quando il sole picchia forte e per le strade immerse nel verde penso a quanto la vita può essere meravigliosa. E si è sereni, e te lì, che mi rubi il sorriso, non ci sei.
Più importante un?uscita con le amiche, quelle amiche che a differenza tua hanno sempre un sorriso per me, un sorriso anche quando sbaglio, anche quando non faccio ciò che si aspettavano.
Più importante lui, anzi, tutti i miei lui, che mi hanno sempre accettata per com?ero. E ho pianto per alcuni di loro, ho pianto davvero, e poi ho capito che mi avevano dato tanto e ne porto un bel ricordo. E mi hanno dato tanto, e a differenza tua non hanno rinfacciato nulla.
E ci sono tante cose che vedo più importanti di te, ma che non lo sono. Perché te sei la cosa più importante della mia vita. Sì, lo sei. Sei l?unica persona che mi fa cambiare umore da un momento all?altro. L?unica che se è agitata, fa agitare anche me. L?unica per la quale mi sento sempre imperfetta. E ogni giorno mi fai sentire così. Imperfetta. Ogni giorno mi ricordi quanti sbagli faccio, sbagli che io non vedo, e lì vedi te. E ti dico che alla mia età in tanti si sono ubriacati, tanti devono il sabato sera, e te non mi credi. Per te è normale che io sia così, che io non beva, che io non abbia mai fumato, che io di sera il motorino lo usi solo per stare per qui, mai un chilometro di più. Per te è tutto normale, è tutto dovuto. E mi rinfacci che stai in pensiero per me, che non dormi per me, e me lo dici come se te l?avessi chiesto io tutto questo. E dovrei immaginarmi se hai bisogno di qualcosa, te non me lo puoi chiedere. E allora ci passo io per cattiva. E mi chiedi un bacio, quel bacio che ho sempre paura di darti. O perché sei nervosa, o perché sei arrabbiata, o perché stai urlando chissà perché. E allora mi chiudo a riccio, allora vorrei che tu fossi diversa. Che tu mi sorridessi, che tu la prendessi un po? più alla leggera. Che tu mi lasciassi un po? più libera. E vorrei tu fossi più serena. Lo dico per te, ma sì, anche per me. Per me che inizio a essere stanca. Per me che non ho più le forze di essere tua figlia. Non ho più le forze di cancellare dalla mente parole di troppo. Non ho più le forze di assecondare i tuoi urli, i tuoi malumori, le tue critiche, le tue prediche. E non sono mai tranquilla quando sono con te. Essere sereni con te è come stare in equilibrio sopra un filo. Basta un soffio di vento per rovinare tutto. E ora, sì ora che scrivo, ti stai lamentando. Non so se di me, o se di altro. Ma ti lamenti. E poi mi chiedi perché sto zitta a tavola. Non ho le forze. Volerti bene è dura, sì, più dura di quanto credi.
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