Sono andato lì e gli ho portato il quaderno di latino...che mi aveva prestato per copiare tutte le versioni dell'estate che lui aveva già fatto...non lo so perchè...l'ho visto e gliel'ho portato...gliel'ho messo in mano e gli è caduto...è rimasto a fissarlo...almeno si è accorto che accadeva qualcosa...gli ho detto: "Grazie, elia...le ho copiate tutte anche se con la tua grafia è stata dura..."- per un attimo mi sono immaginato di quando a casa sua facevamo i compiti, io sbirciavo e non capivo niente di quello che scriveva e lui si incavolava quando gli dicevo che la sua grafia era pessima, si voltava e non mi faceva più copiare...ora, mi aspettavo forse che si arrabbiasse e mi dicesse: "Vai a quel paese?"...no, non me lo aspettavo ma come uno stupido ero lì e aspettavo che facesse qualcosa...io fissavo lui e lui fissava il quaderno...l'ho alzato e gli ho detto: "to', tienitelo..."- continuava a fissarlo...ho sperato gli ricordasse qualcosa...ma la sua espressione era completamente vuota...forse lo attiravano i colori..chissà...non sono neanche sicuro che li distingua più! Non voglio neppure saperlo...mi manchi elia...mi manchi terribilmente...perchè il destino è stato così ingiusto?? La gente mi dice di andare avanti, di starti vicino...ma io non so che fare, che dirti...vado avanti per stupidaggini e al letto la sera piango perchè vorrei fare qualcosa di importante daveero per te...per quella vita che ti ho tolto...ma è impossibile, impossibile...