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Dedica a cui stai rispondendo

Giovanni, la notizia della tua morte è arrivata come una doccia fredda, come una secchiata d?acqua mentre dormo..
Subito dopo sono scese le lacrime. E troppe cose non sono state dette, troppe cose non ti ho detto, e ora, adesso, con il pc davanti a me e le lacrime che rigano il mio viso scrivo.
Mi tornano in mente tanti ricordi, i 5 anni di elementari passati nella stessa classe, alcune volte anche vicini di banco.
Eri il bambino più bello che avessi mai conosciuto con i tuoi capelli biondi, né troppo lunghi né troppo corti e gli occhi celesti come il mare.
In camera ho una foto della recita che facemmo in prima elementare e noi ballavamo insieme, avevi un paio d jeans e una maglietta bianca ma già lo sguardo di chi, poco tempo più avanti avrebbe infranto tanti cuori di ragazze.
Per anni ci siamo scambiati le carte dei pokemon, abbiamo collezionato album pieni di figurine.. Dagli animali ai calciatori, abbiamo giocato al gioco della bottiglia con, come lo chiamavamo noi, il ?bacio con la barriera? che consisteva in mani messe davanti alla bocca per evitare che le labbra si toccassero. Mi ricordo quando dovevamo rimanere a scuola tutto il giorno e dopo pranzo giocavamo a pallone e te mi prendevi in giro perché non sapevo giocare, quando una mattina ti scordasti che era il tuo compleanno, quando correvamo a perdifiato intorno al cortile della nostra scuola, quando litigavamo e giravamo il pollice verso il basso giurandoci di non parlarci più ma nello stesso tempo sapevamo che il giorno dopo tutto sarebbe tornato come prima, come i giorni indietro.
Quanti ricordi...
Tra giochi, scherzi, risate; alcune volte anche litigi e pianti abbiamo passato quei 5 anni, 5 anni senza pensieri e responsabilità; forse alcuni degli anni più belli della nostra vita.
Crescendo abbiamo preso strade diverse, amicizie diverse, interessi diversi ma qualcosa, comunque ci ha sempre tenuto legati. Ci incontravamo per caso, in pizzeria, al negozio di mio padre o a giro per il paese e ci salutavamo, qualche volta ci fermavamo a fare due chiacchere. Te eri sempre con la tua moto, la tenevi come un gioiellino; era il tuo orgoglio. E poi domenica, quella maledetta domenica pomeriggio in quella curva la tua giovane vita è stata spezzata, il tuo cuore ha smesso di battere.
Quante cose in questi anni non ti ho detto; avevo sempre pensato di avere davanti a me una vita, una vita intera per dirti tutto, per parlarti di tutto...
Per dirti tutto quello che pensavo e invece, invece è bastato un attimo.
C?è quella frase che dice che basta un attimo per cancellare una vita ma non basta una vita per cancellare un attimo ed è vero.. Verissimo...
Ti voglio bene, te ne voglio tanto, ci credi?
E pensare che non te l?ho mai detto...
E? proprio vero ti accorgi di quanto vuoi bene alle persone quando l?hai perse...
E io, noi, noi tutti ti abbiamo perso... Per sempre!
Eri speciale, eri capace di far ridere anche quando non ne avevamo nessuna voglia, eri una persona fantastica capace di far star bene le persone, eri capace di contagiare con la tua allegria e il tuo buonumore.
Ti voglio ricordare per come eri, con i tuoi occhi celesti, i tuoi capelli biondi, il tuo sorriso che conquistava chiunque si fermasse a guardarlo.
Ti voglio ricordare con la gioia di vivere che avevi, con il tuo modo di fare, con il tuo modo di vedere le cose, con il tuo modo di vendere le prevendite per entrare in discoteca, il tuo modo di camminare, di parlare di porti con la gente.
Ti voglio ricordare così...
Perché è la cosa migliore...
E? bastato un soffio di vento per perderti ma voglio pensare che ti hanno portato via da noi perché eri troppo speciale, eri un angelo e gli angeli ti hanno portato con sé..
Sarai sempre nei miei pensieri, dentro al mio cuore...