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A volte mi chiedo cosa è che mi (ci) fa perpetuare una storia che io chiamo d'amore per oltre 2 anni, quando, dopo appunto più di 2 anni, mi rendo conto che sono sola come mai prima. la solitudine nel vedersi data per scontata. la solitudine della ricerca di una parola, di un conforto e del non trovare nulla, altro che una pacca, come quelle che si danno ai cagnolini. ma amore non è forse condivisione, supporto reciproco, desiderio di far felice l'altro con la superba presunzione di poter essere artefice di quella felicità. il vuoto, il buco del cuore che si prova quando si è dato tutto, si è creduto in tutto e stupidamente non ci si è arresi all'evidenza di un amore che non è Amore. perchè la solitudine che provo è così forte da paralizzarmi e non rendermi capace di prendere una scelta che denoti se non altro intelligenza ed un minimo amor proprio. qualcuno di voi ha mai provato la sensazione di sentirsi disperatamente solo pur essendo in due? la sensazione di sentire i dolori dell'altro come propri, le feleicità dell'altro come proprie e nel contempo di vedere l'insensibilità dell'altro sordo alle richieste del vostro cuore? xchè non si reagisce? c'è forse solitudine più grande?
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