Il freddo intorpidisce i pensieri, dicono.
I miei no, tutt' altro. Si accavallano impazziti e a fatica riesco a catturarli qui, in questo schermo bianco.
Li ordino in fila indiana, cercando di dar loro una disposizione, un senso logico, un numero ma come ogni volta è il caos.
Cerco di decidere come impostare questa lettera, mille lampadine in testa mi si accendono e spengono ad intermittenza.
Così, decido che seguire un protocollo, un' impostazione è sbagliato e immediatamente sguinzaglio i sentimenti.
Li lascio liberi. Li sento arrivare a raffica, uno dopo l' altro e mi parlano di te.
Hanno il tuo sapore, sanno di sole, di sigarette in piena notte, di trofie al pesto, di cioccolata al peperoncino.
Sanno di due anni passati insieme, sanno di vita ancora da plasmare vista dal finestrino di un treno che va troppo lento.
Padova- Venezia
Venezia- Padova
Partenza dopo partenza, ora dopo ora aspettando che all' ingresso della stazione arrivassi tu a trasformarmi la giornata.
Tu ad illuminare ogni buio, tu a dar luce, colore a qualunque grigio.
Cerco la parole, ce la metto tutta giuro, ma non le trovo.
Non me lo so spiegare quello che mi hai fatto, il modo in cui sei riuscito a farmi pedere la testa, la ragione.
Ti è bastato prendermi la mano per farmi desiderare che tu non la lasciassi più.
E non lo avresti fatto, lo so, se il destino non si fosse messo in mezzo, togliendoci il nostro futuro, rubandoti da me.
Eppure, pensandoti oggi ho il cuore in pace e l' amore trasuda da ogni parola.
Ciò basta a saperti sempre il regalo più bello che una donna possa chiedere.
Ciò basta a sconfiggere il buio di ogni notte senza te.