La lettura di questo nuovo libro (Le parole che mi hai scritto-Gabriella Magrini)mi hanno appassionato molto, mi hanno catturato in un vortice di piacere e di tranquillita', forse perche' un po' le sento mie. I contenuti di quelle parole era sete di conoscenza per i miei dubbi, le mie incerteze, le mie paure e le mie insicurezze che pullulano nella mia mente. Mi chiedo, se anche tu, nonno, come me avessi i miei stessi pensieri, le mie stesse paure, i miei stessi dubbi di oggi! Se fossi ancora qui, con me, saremmo stati in simbiosi, avendo qualcosa su cui chiacchierare, condividere, una passione, scoperata in tempi diversi, troppo diversi per metterci in gioco e discuterne insieme. Chi sa! Se anche tu, come me, leggessi per la fama di conoscenza o per colmare un vuoto che per troppi anni era rimasto insoddisfatto e non alimentato dai mille sogni o desideri, che sempre piu', si dileguavano con gli anni, nascondendoli tra gli ultimi di un cassetto mai piu' aperto, per paura di riscoprire quei sentimenti a cui non abbiamo dato vita. Se solo, mi avessi fatto cenno, su qualcosa di te, oggi sicuramente avrei qualcosa su cui riflettere, ma non ho nulla se non l'affetto e l'amore infinito che una nipote ha per suo nonno. Le persone che ci sono accanto assumono un ruolo "papa', zio, nonno, ecc", ma dietro a quel ruolo c'e' una persona, con dei sogni, idee, pensieri, voglia di amare e farsi amare da qualcuno, quel qualcuno che troppo spesso non capta, sente ma non ascolta, perche' e' troppo preso dalla quotidianita' di una vita che viviamo ma non siamo padroni, rischiando di non vedere cio' che e' visibile agli occhi. Oggi, sono in possesso di uno strumento che chiamo maturita', che mi invita a incontrarti se pur tra i pensieri e i ricordi piu' belli.