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Due settimane fa mi presento a un appuntamento di lavoro come insegnante d'italiano in una scuola privata, premetto che vivo all'estero.
Il colloquio non e' dei piu' brillanti visto e considerato che mi devo esprimere in una lingua che non conosco ancora molto bene, inoltre scopro di non avere una carta che evidentemente la datrice di lavoro considera importante e che effettivamente renderebbe il mio profilo molto piu' professionale.
Un po' fra il sospettoso e l'aggressivo, ma comunque con una sincerita' che ho apprezzato, la signora mi liquida dicendo piu' o meno "torni quando avra' le carte, per ora non posso assumerla, ma in futuro chissa'".
Ringrazio e me ne vado..2 ore dopo squilla il cellulare, riconosco il numero, sono felice convinta che abbia cambiato idea, invece la signora mi chiede se per sbaglio non avessi preso il suo cellulare..fra l'attonito e il dispiaciuto balbetto che no, non l'ho preso, controllo nella borsa se per caso ma no, proprio non ce l'ho, mi dispiace..la signora delusa e inca**ata mi saluta e riattacchiamo.
Una settimana piu' tardi, riprovo a chiamarla sul cellulare..suona..risponde.. si ricorda di me, l'italiana? ho provato a chiamarla per vedere se avesse trovato il cellulare, mi fa piacere che non l'abbia perso, io intanto preparo le carte, poi un altr'anno chissa', si puo' collaborare".
"certo, certo, la ringrazio" e finisce li'. Dopo 10 minuti mi richiama e mi dice "ma lei chi e', cosa vuole, perche' si interessa tanto del mio cellulare?".
Io quando rimango basita perdo le parole in italiano, figuriamoci in un'altra lingua comunque le dico che semplicemente mi era dispiaciuto che avesse perso il suo cellulare, cosi'.."va bene grazie arrivederci" riattacco amareggiata e mi tornano le parole allora le mando un messaggio dicendo "io semplicemente volevo essere gentile perche' l'avevo apprezzata come persona, se ha capito male mi dispiace, buona giornata".
Nessuna risposta..per un giorno sto giu' di morale, temo addirittura che questa col mio curriculum in mano si metta a fare telefonate ai miei attuali datori di lavoro per fare inchieste sul mio conto, magari dicendo chissa' cosa, poi dimentico e vado avanti con la mia vita.
Proprio stamattina, dopo un'altra settimana, verso le 9 suona il telefono, e' lei.
"Buongiorno signorina, le volevo chiedere scusa..lei e' una brava ragazza e l'ho aggredita perche' ero nervosa per conto mio, non avevo soldi sul cellulare per risponderle al messaggio ma ci tenevo a dirle questo, non penso male di lei, assolutamente, spero che in futuro si possa davvero collaborare insieme perche' la ritengo una persona molto valida"
Io ringrazio, ci salutiamo cortesemente, riattacco il telefono.
Poi mi siedo, e piango un po'.
Si' ho pianto..tutta questa storia per me ha significato moltissimo, mi ha dato valore come persona e mi ha fatto capire che la mia buona fede porta buoni frutti.
Volevo condividerlo con voi.
Siate sempre gentili, finche' e' possibile..Dio non ci lascia soli, mai.
Aliante
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