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Rieccoci qua.. quando ormai le vacanze stanno per finire, anzi sono proprio finite.. ancora un giorno e si ritorna alla realtà... a quella crudele realtà che ti costringe a svegliarti presto la mattina, dopo aver passato 3 mesi a non saper neanche se esistesse ancora il mattino... a quella realtà che ti costringe a passare sei ore al giorno della tua vita su dei banchi di scuola... su quei banchi dove hai conosciuto persone nuove, diverse da quel tuo mondo, con le quali hai passato quasi un anno insieme... un anno a fare ca**ate proprio dietro quei banchi che a volte sembrano cosi piccoli e insignificanti quando cerchi di nascon-derti e preghi che da quella voce, che non hai ascoltato quando servi-va, dopo la fatidica frase ?Allora ragazzi, interroghiamo... ?, non esco fuori il tuo nome... se è cosi sei salvo per quel giorno, e ti prometti che il pomeriggio studi per il giorno dopo, perche sei più che sicuro che domani il tuo nome lo pronuncerà sicuro, anche se si sa che quel po-meriggio cerchi di studiare e di ricordare invano quel che c?era scritto sulla lavagna dopo ?La costituzione?, ma dopo dieci minuti sai gia che un pomeriggio non ti basterebbe comunque a sapere tutto quello che avresti dovuto studiare nell?arco di un mese... e cosi abbondi i libri e le speranze di prendere almeno la sufficienza...
Si ritorna alla realtà della scuola... quella realtà che ti costringe a fare nuove amicizie, il più delle volte con persone che al primo impatto hai subito pensato?con quella li piuttosto di diventarle amica mi sparo?... che ti costringe a volte a litigare con le persone che vuoi più bene per qualche ca**ata, anche se sai che al termine di quell?ora, con qualche sguardo, tutto ritornerà come prima... e torni a sorridere... e ad a-spettare... continui a chiederti quando finirà quell?ora di matematica, antologia, inglese o francese... quell?ora che sembra durare una vita... ti sembra non passare più... cosi prendi un foglio bianco e una penna ... e cominci a scrivere i tuoi sogni, i tuoi desideri... tutto quello che ti passa per la testa in quel momento ... o comunque qualcosa che ti tra-sporti via da quell?ora infinita... e poi la senti, si è lei... ti risveglia da quel mondo che hai creato in quei ultimi minuti... e ti rendi conto che quando toccherà la tua interrogazione il 5 è assicurato. Non saprai mai cosi ti sei perso in quell?ora, ma ti rassicuri che è meglio il tuo mondo...
Quel suono cosi acuto, breve quanto basta, un semplice suono: DRIN!!
L?ora è finita, pochi minuti di felicità.. corri subito all?entrata e inizi a sperare che passi di li qualcuno che conosci per fare 4 chiacchiere e ri-tornare coni piedi a terra... oppure speri che non passi nessuno, con la sicurezza cosi di non vederlo e di non starci male perche lui passa, ti guarda per un istante, e continua cosi il suo cammino senza aver detto una semplice parola che ti avrebbe cambiato il senso della mattinata, un semplice ?CIAO?.
Poi vedi arrivare qualcuno, ma le speranze che sia la persona che vuoi che sia sono ben poche, e cosi torni al tuo posto un correndo, un po sorridendo, un po frettolosa di mettere via quel cellulare che non do-vrebbe esserci... e cosi ricomincia un?altra ora, un altro sogno, ogni tanto interrotto da qualche richiamo, o da qualche bigliettino lanciato da qualcuno che vedi da lontano fare gesti strani e parlare sottovoce, non capisci mai cosa sta dicendo, ma capisci che quel bigliettino non era indirizzato a te, cosi ti volti e lo lanci alla persona giusta; oppure di una che di mira ce ne ha, lo apri e scopri che pure questa persona è come te... ma che il suo mondo non gli basta a far passare quell?ora, cosi cerca dei simili per compagnia... e continua cosi fino a quella campanella che dura più di qualche cambio d?ora... esatto, l?intervallo... fila di ragazzi che litigano su chi deve prendere per pri-mo la merenda... altri fanno le guardie alle loro aule... altri in amo-re... altri sorridono, si salutano con bacino veloce sulla guancia e via, veloci all?aperto ad accendere quell?unica possibilità di mandarti nel tuo vero mondo.. un tiro, due.. fino in fondo.. ti senti libera in quell?istante... e poi la risenti e cosi la lanci via in un solo gesto e torni veloce in classe, percorrendo tutte quelle scale, sperando che il prof non sia gia in classe. E poi ancora altre ore interminabili... fino a quell?ultimo squillo... l?ultima campanella... corri veloce fuori dalla porta fregandotene di quello che ancora sta succedendo all?interno... e poi dritti a casa, dove finalmente poi essere felice, te stessa, e fiera di quello che hai fatto la mattina, anche se poi ci pensi meglio e capisci che non hai fatto niente!!
Questa è la dura e vera realtà di quella cosa chiamata ?Scuola?...
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