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Oggi camminavo al cimitero.
C'era tanto silenzio.
L'unico rumore che si poteva sentire era il rumore della ghiaia sotto le mie scarpe.
Mi chiedo come sia possibile che il cimitero sia uno dei pochi posti in cui io riesca a sentirti davvero vicino a me.
Mi rifiuto di pensare che tu sia lì davvero.
Ma il silenzio e la pace che sento mentre cammino in direzione della tua tomba li sento in nessun altro posto.
Camminavo. Al freddo.
E sentivo l'aria pungente in faccia.
Faceva ancora più male.
C'erano anche lacrime sulle mie guance amore.
Lacrime.
Quante ne ho versate per te, angelo mio...
Quante ne verserò ancora.
Mi son seduta. Lì. Nel bordo della tua tomba. Nel bordo di marmo. Ed ho abbracciato la tua lapide.
Quante volte l'ho fatto...
Ti ho parlato. Come sempre.
Con il cuore in mano.
Ti ho chiesto di aiutarmi.
Non ti ho chiesto di tornare.
Ormai non te lo chiedo quasi più.
L'ho capito che non lo puoi esaudire questo mio sogno.
Eri tu il mio sogno. E te ne sei andato.
Ti ho semplicemente chiesto di aiutarmi.
Credo che tu quello sia in grado di farlo.
Non è facile per me questo periodo.
Sto male.
Mille ricordi. Mille emozioni.
Torna tutto. Tutto, come due anni fa.
Aiutami Enrico.
Te lo chiedo con il cuore in mano.
Te lo chiedo con le lacrime agli occhi.
Perchè forse da sola non ce la faccio.
Perchè forse da sola non so trovare la strada giusta.
Perchè forse da sola non faccio altro che sbagliare.
Perchè forse da sola non sono davvero nulla.
Chiudo per un attimo gli occhi.
E ti vedo.
Con quel tuo viso che a volte temo di poter dimenticare.
Con quelle tue buffe espressioni che a volte vedo sempre più sbiadite nella mia mente.
Vorrei poter non dimenticar mai nulla di te.
Ogni tua parola.
Ogni tuo gesto.
Ogni tua espressione.
Mi manchi Enrico.
Mi chiedo quanto sarebbe diversa la mia vita se tu non fossi mai andato via.
Sono cambiata. E con me è cambiata anche la mia vita.
Sono maturata amore. Ho dovuto farlo.
Non si può rimanere bambini di fronte ad un dolore così grande.
Ho perso amici che sbagliando avevo per troppo tempo considerato tali.
Mi hai aperto gli occhi.
E mi hai permesso di vedere le persone per come sono in realtà.
Sto scrivendo a raffica oggi.
Senza ordine.
Ho tanta confusione nella mia testa.
Scrivo i pensieri così, di getto.
Forse sto scrivendo frasi che non hanno un collegamento logico.
Ma dentro di me, dentro di me amore mio, tutto è collegato da un filo.
Un filo che non si è spezzato.
Un filo che oggi, dopo due anni, è sempre più forte.
Un filo che mi lega a te.
Ho le lacrime che mi impediscono di proseguire.
Non so cos'ho oggi Enrico.
Ma ti amo.
E darei qualsiasi cosa per un tuo abbraccio.
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