"Lettera mai spedita" per Mauro
Amore,
ti scrivo questa lettera, ben sapendo che non te la spedirei mai, però sento il bisogno di scrivere quello che penso.
Ti ho conosciuto a 18 anni, insieme siamo stati un mese, un immenso e meraviglioso mese che ancor oggi lascia un segno molto importante nella mia vita.
Quando mi hai lasciato fu tremendo, me lo dissi in modo violento, senza preavviso, questo non mi è mai andato giù, però ti ho sempre amato.
Dopo due anni tu mi hai cercato e pur amandoti non ti ho più voluto vedere, perchè io ero sposata, ma il mio matrimonio durò poco, solo tre anni; è stata dura ma ce l'ho fatta, ora non mi rimane più niente, rimango solo io, e quest'esperienza mi ha molto cambiata, sono diventata insensibile a tutto, non amo più nessuno, amo solo me.
Almeno così credevo finchè ti ho per caso visto, dopo ben 6 anni ho riprovato la stessa emozione che provavo allora nel vederti.
Ti giuro non avrei mai creduto che tu fossi rimasto solo nella tua vita, senza una donna accanto; i nostri sguardi si incrociarono, c'era aria di sfida, ma nello stesso tempo sapevamo che avevamo voglia di stare ancora insieme e riprovare, e così abbiamo fatto.
è durata sei mesi, i primi tre sono stati bellissimi, indimenticabili, gli ultimi tre sempre più freddi, non c'era più nulla da fare, è di nuovo finita.
Anche se rincontrandotiho capito quanto sei cambiato, ed ho avuto una grossa delusione, però continuo ad amarti, (nota bene che tra amare e voler bene c'è una bella differenza); io l'ho conosciuta troppo tardi, portandomi a commettere l'errore di sposarmi, e a te questo non va proprio giù, vero?Cosa volevi, che rimanessi sola come hai fatto tu? eppure lo sappiamo entrambi che uniti non lo saremo mai, perchè sarebbe un totale fallimento, già prima di iniziare, però c'è sempre quel però che fa sì che tra noi ci saranno ancora altre volte; sai, mi piacerebbe sapere che anche tu la pensi come me.
Se solo avessi il coraggio di spedirti questa lettera sarebbe troppo bello, ma forse non, saresti capace di far morire anche quest'ultima illusione.