Forse, chissà... parole incerte, incerte come sono io.
ti vedo, una pentola a pressione si agita nel mio stomaco.solo che quello che la riscalda sei tu!
bellissima, troppo per me.
io non sono niente.
siamo vicini, scherziamo,io cerco di farti capire quello che provo per te, ma tu niente, non capisci, o non vuoi capire.
cerco il sostegno dei tuoi occhi, ma sono fuggitivi, liberi e scappano, lontano da me.
"ci capiamo" è quello che ci diciamo...ma, forse,non ci capiamo abbastanza.
non ce la faccio più,vederti, per me, è una tremenda agonia, so che non potrò averti, purtroppo.sono come un animale in gabbia, io parlo, urlo, mi agito, ma non c'è niente da fare:parliamo lingue diverse
diversi, è una parola che si ripete troppo tra noi.
è troppo difficile... troppo complicati rivelarmi, troppo difficile spegnere la fiamma che arde sotto la pentola.
tutto quello che mi rimane di te è un nome : Chiara.
questo nome mi tormenta, e di notte riapre le ferite che, faticosamente, di giorno ho cercato di cucire.
chiara, chiara, è una lama che mi riduce in carne viva.
riesco a sopportare, non sò perchè, mi chiedo perchè non la faccia finita, dimostrandoti quello che provo per te...ma ogni volta che ci provo, una barriera mi blocca, un campo magnetico mi impedisce di farlo, e la mia bocca si impasta.
così,con la coda tra le gambe sono costretto a tirarmi indierto...
DESTINO CRUDELE!!!Riuscirò mai a fartelo capire??
questa domanda mi perseguita... ma, dal canto mio, non ho mai smesso di incrociare le dita!
TI AMO!!!!