Salve a tutti..sono Roberta, una mamma di 36 anni..ho due figli maschi rispettivamente di 17 e 3 anni..avuti da due uomini differenti..Luca l ho avuto a 19 anni..ero giovane e il suo papà non l ha voluto..cosi mi sono ritrovata con un cucciolino in fasce, a crescerlo da sola con le mie forze..è stato difficile perchè Luca è sempre stato vivacissimo e io ero poco più che un adolescente..ero abituata a fare le ore piccole con gli amici, ora le ore piccole me le faceva fare quel fagottino azzurro nella culla..quel bambino che era mio figlio..l ho amato con tutto l amore che avevo dentro e sentivo che anche lui mi amava..cresceva, camminava,co veloce e finchè il tempo passava lui assomigliava sempre di più a quel ragazzo di cui io mi ero innamorata da ragazzina..ora il mio Luca ha 17 anni ed è bellissimo..uguale identico a suo padre..io mi sento ancora in debito con Gianluca, perchè anche se mi ha lasciata..mi ha lasciato un dono grandissimo, nostro figlio..la cosa più bella della mia vita..insieme all altro mio figlio e a mio marito..ho conosciuto Giovanni, mio marito, quando Luca aveva 11 anni..è stato il primo uomo a non essere spaventato dal fatto che avessi già un figlio grandicello..tre anni fa è arrivato nelle nostre vite Jacopo..il piccolino.. e a giugno io e Giovanni siamo diventati marito e moglie... mio figlio Luca è,mio figlio Luca era uno skater..lui mi diceva sempre.."Mamy non ti preoccupare..io sono uno skater.."io spesso lo rimproveravo perchè mi faceva paura vederlo "volare" su quella tavola di legno, ma lui era felice..rideva con i suoi amici..mi rincuorava il fatto che ce l avevo sempre sotto gli occhi..con lo skater stava sempre sotto casa, che c è una piazzetta rotonda..con i suoi amici Mattia e Federico portava le rampe e tutti gli atrezzi per i salti etc..per lui quello skate che io un pò odiavo, era una vera passione..andava a scuola, tornava e subito scendeva, sempre con quella tavola a rotelle sotto braccio..io volevo che studiasse, ma lui prima doveva correre, esibirsi in quel gioco pericoloso..è iniziato tutto per caso..aveva 10 anni e un suo amichetto per il compleanno gli aveva regalato un piccolo skate..quel giorno è entrato e non è più uscito dalla sua vita..io lo guardavo dal poggiolo..i primi anni da sola, poi con Jacopo in braccio mentre tentavo di farlo dormire..era bello..la sua chioma ribelle si muoveva con il vento..i suoi occhi scuri fissi sulla rampa..e poi..il salto..rideva..e io ero orgogliosa di quel piccolo uomo..qualche volta cadeva, e io gli dicevo.."Luca hai visto?potevi farti male.."avevo paura per lui..ma non mi rendevo conto che si sarebbe potuto far male in tantissimi altri modi..l anno scorso, tornava da scuola in bicicletta, non si è fermato al semaforo, ed è successo l inevitabile..me l hanno investito..i dottori non sono riusciti a salvargli una gamba, gliel hanno amputata e ora ha una protesi e non può più "volare" sul suo skate..passa le sue giornate con il fratellino..e mentre Jacopo corre felice per casa il mio Luca se lo guarda..sa che era cosi anche lui, e gli piange il cuore a sapere che non potrà mai più correre..io soffro tanto quando Luca si siede nel divano e dalla finestra guarda i suoi amici felici di sotto..con lo skate..ci dovrebbe essere anche lui li con loro..ma con Luca il destino è stato più cattivo..ora Luca non può più fare le gare con il vento..non può più correre con Jacopo..e cosi a te Signore che da lassù ci guardi mi verrebbe da dirti.."SIGNORE, DAGLI TU UNA GAMBA NUOVA..DAGLI TU UN SORRISO PERMANENTE..CANCELLA TUTTO IL DOLORE CHE IN 17 ANNI HA PASSATO.."però Signore, so che non lo puoi fare..ma ti ringrazio comunque..Luca ha una famiglia, magia,studia..tanti bambini non hanno neanche questo.."LUCA, FIGLIO MIO ADORATO FATTI FORZA.."