Eccomi qui davanti al computer a scrivere. Non riesco a non farlo come non riesco a non scrivere di te. Oramai sei una presenza fissa nei miei pensieri. Una goccia perpetua che si infrange nel mio cervello, un fuoco che divampa in me e che si nutre di ogni sospiro che ti dedico. Questa sei tu, questo sono io. Sono davvero felice di averti incontrato, perché mi dai forza e speranza, perché trasformi un giorno grigio come questo in una tavolozza di colori. Mi dicono di pazientare, di non voler esagerare. Tu sei diversa, perché sei seria, attenta, intimorita dai ragazzi. Allora aspetto, ti seguo senza accelerare per raggiungerti, ti sfioro ma non ti afferro, anche se vorrei abbracciarti per stringerti a me. Difficile è difficile, perché come si dice al "cuor non si comanda", e quando si provano certe emozioni si vorrebbe spaccare il mondo e urlare a squarcia gola. Ma voglio dimostrarti che riesco a capirti e che sono diverso da tutti i ragazzi che hai frequentato. Non perché sia migliore di loro, questo proprio no, ma solo perché sono sicuro che nessuno ha provato quello che provo io per te. Nessuno ti ha guardata come ho fatto io, nessuno ha sentito quel dolce struggimento che accompagna le mie giornate. Sei sogno e realtà. Sei tu e questo già mi basta.