Ci sono giorni che mi chiudo nel mio mondo, e pur essendo relativamente piccolo, l?aria che respiro mi basta. Ci sono giorni in cui, pur sapendo di non esser di un altro mondo, mi sento di non appartenere a questo. Non è più una questione di fragilità, ma tanto di visione diversa delle cose. Mi accorgo di volere il meglio dalle situazioni, di continuare a sognare anche se il mondo, me le ha suonate per bene. Mi accorgo che, non mi basta una cosa se è solo bella. Deve darmi emozioni, deve farmi sudare, lottare, cadere e rialzare, deve darmi gusto. Anche quando spero che le cose vadano tutto bene, mi accorgo che i piccoli intoppi servono a dar colore al sapore stesso.
Alcune volte, provo qualcosa che chiamerei rabbia, ma rabbia non è, provo dispiacere quando vedo che non per tutti è come la vedo ?io?. Un ?io? che non necessariamente sia la mia persona, ma un ?io? di voglia di emozioni, voglia di vivere, voglia di lottare, voglia che sia un sogno in terra.
Credo nei sogni, ci credo, e anche se mi riesce di staccar un po? di meno i piedi da terra, mi accorgo che la mia vena del bello, appassionante, ed emozionante, è parte di me.
Oggi ho voglia del mio amato pallone, ho voglia della mia maglia sudata di passione, da vestire in un qualsiasi campo, purchè a giocare a correre sulle mie gambe ci sia anche io.
Soffro della mia condizione, della mia piccola condizione d?infortunio, che è grande ora, semplicemente xè non mi permette di poter giocare.
Vorrei un mondo, che mondo non è, vorrei un sogno che sogno non è, vorrei realtà, una realtà che è, esiste e sarà per sempre nei cuori di chi come me, vive di gesti profondi, di piccole cose ma che sanno di vita. Questo è il mondo che vorrei.