Mi chiedo perchè ti sei presentato...
Eri lì con la tua aria riservata, ma riservato non lo sei stato per niente.
Di fronte a tutti parlavi dela tua famglia, di che padre modello sei, delle tue passeggiate, dei tuoi giochi con loro... Io ti ascoltavo inerme, di colpo ho realizzato, ho avuto la consapevolezza che mai ti potrò avere. Avrei voluto alzarmi e andarmene, ma non potevo.
Il tempo sembrava non passare, e io mi sono sentita così piccola, così stupida. Sentivo le lacrime sgorgare perchè anc'io sono mamma, ma il mio cuore non va di pari passo con la ragione. E' giusto così e da una parte ti ammiro per quello che sei, una persona semplice, intelligente, dolce, ma un'altra parte di me ti odia, odia il mondo.
Mi sono sentita, anzi mi sento fuori luogo. Giro e mi rigiro su me stessa senza più concludere niente. Ho fallito, fallito in tutto.
Chiedo a Dio perchè proprio a me tutto questo?
Perchè a me tanta sfortuna. Ti ho invidiato, ho invidiato la tua famiglia. Ti ho visto così felice, così sereno. Amare significa essere felici deli bene altrui, ma io non lo sono.
Vorrei non vederti più, ma sò che non sarà così perchè ovunque vado tu ci sei.Chissà se vedi nei miei occhi il male che mi stai facendo, solo perchè esisti.
Mi sono promessa di non salutarti più, di non guardarti più e se non capirai il perchè poco me ne importa. VOGLIO DIMENTICARTI. Non mi sento più come gli altri, troppa sfortuna a caraterrizzato la mia vita e per quanto ce l'abbia messa tutta per emergere in questa società, il destino mi hasempre spezzato le gambe.
Ti auguro che la tua vita sia sempre così ricca di colori, e che i toi splendidi occhi emanino sempre tanta felicità. Io ti amerò sempre in silenzio, da lontano cercando di "leccare le mie ferite".