Avrei voluto essere per te un tenero amante, starti accanto e accarezzare la pelle del tuo corpo
così liscia e morbida e assaporare le tue labbra di ciliegia e poi regalarti un'emozione del mio cuore
ogni volta che ti guardo sorridendo, nel fiore della tua giovinezza tu così bella come la venere botticelliana
tu sempre tu la mia piccola siciliana, stare ore ed ore ascoltarti senza mai interromperti, lasciandomi trasportare lievemente
dalle tue sonorità della tua voce dal tuo accento così strano così diverso dal mio.
E poi ancora vorrei spegnere la luce e ritrovarci ancora una volta abbracciati nell'oscurità e sentire sulle mie mani il calore delle tue mani
e sentire sulla mia pelle il profumo della tua pelle e sentire sul mio viso pulsare il tuo respiro sentire sul mio petto i battiti del tuo cuore impazzito
vorrei ubriacarmi con le tue lacrime nei momenti tristi per ricordarne il sapore nei momenti di gioia.
E hai lasciato le tue impronta impresse sul mio cuore e non riesco a lavarle via, nella mente sempre tu donna enigma mistero occulto che non riuscirò mai a capire,
fata, strega, sirena mi hai incantato con i tuoi mille sortilegi, e mi hai lasciato con un pugno di ricordi fotogrammi sparsi che ritornano come lame a tormentare le mie notti
ed io infondo chi sono per te, solo uno che è entrato per un momento nella tua vita una pallida deviazione nel tuo cammino presto dimenticata un'immagine aggrinzita
e non riesco a dimenticarti, tutto intorno a me appare così privo di interessi così grigio e vuoto così morto.
È vivo nell'illusione che un giorno tornerai da me e intanto i giorni passano lenti e non mi accorgo che ogni domani è già un'oggi che diventa ieri,
mi dici di dimenticarti ma allora insegnami se c'è un modo o un rimedio per scordarmi di te.
Sto cercando un'antitodo ma forse nemmeno c'è un modo un rimedio per dimenticarmi di te.
Forse nemmeno il tempo può rimettere insieme i pezzi del mosaico di un cuore spezzato dopo il dolore di un amore perduto.