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Luce abbagliante di una notte solitari.
il faro di una moto che si rovescia nell?aria.
un tonfo, un vetro che si spezza.
e poi il silenzio,
e solo le mosche chiacchierano in una notte d?estate,
aggirandosi attorno ad un altro lampione.
e c?era un comodo e tranquillo silenzio,
in quella notte di luglio.
e tutto sembrava normale,
se non che in qualche paesino sperduto nel mondo,
una bambina, raggiunti i suoi 8 anni,
perdeva suo il papà.
la luna serena percorreva la sua solita via,
non disturbava nessuno.
e nel mondo tutto aveva un suo motivo,
ma quella moto che giaceva sul ciglio
di una strada in campagna,
era sbagliata, era un colore uscito dalle righe.
come in un quadro di qualche noto pittore,
in cui tutto sembrava perfetto,
la mano con il pennello all?improvviso impazzisce,
esce fuori, disturba altri colori.
una macchia innocua che rovina
tutto il quadro pittorico.
e quella scia di luce,
uscente dal faro della moto caduta,
non illumina più dritto la strada,
si distende sul campo che si trova di lato.
e poi un giovane corpo,
sdraiato, immobile.
non parla, non vede più la strada, la luna,
non sente oramai il chiacchierio delle mosche..
e nel frattempo la luna
finisce il suo turno notturno,
e porta la verità in superficie:
un bambina raggiunti i suoi 8 anni,
in quella tranquilla notte d?estate,
perdeva per sempre il suo papà.
[..quello che si perde nelle grandi notti d'estate..
oggi non si può più recuperare..
tvogliobene papà..*]
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