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Ciao Amorosa..
Mi rimane ancora strano chiamarti così? Quando leggerai questa lettera ormai non ci sarò più?
Sono le 07:43 del 7 maggio 2008. Sono seduto qui su questo letto con quattro fili sparsi per il corpo.
Sei stata qui fino ad adesso, avevi un?espressione strana, sapevi che probabilmente sarebbe stata l?ultima volta che mi avresti visto ma facevi finta di niente? Facevi come se niente fosse. Ogni tanto ti alzavi, giravi per la stanza, questa stanza bianca senza un minimo di colore, come dicevi sempre te. Andavi alla finestra e guardavi fuori. Ti asciugavi le lacrime e tornavi da me. Mi prendevi la mano e la stringevi forte. Dicevi che la nostra amicizia sarebbe durata per sempre ed io sarei guarito.
Che buffo aver pregato mia mamma di portarmi questo computer qua, volevo scriverti, volevo farlo per l?ultima volta. La prima lettera con il quadro e la nostra foto l?hai ricevuta ieri.
Ti ricordi dove scattammo quella foto? Eravamo sul mio lettone, sdraiati a fare niente. Ascoltavamo la nostra canzone, quella canzone che abbiamo cantato a squarciagola migliaia di volte. ?A te che sei l?unica al mondo, l?unica ragione per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro, quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro??. Anche stanotte l?abbiamo ascoltata, abbiamo parlato un sacco, mi hai raccontato anche quello che ho sempre voluto sapere e non mi hai detto.. La storia di Alessandro, completa, senza tralasciare nulla, mi hai spiegato i logaritmi come se io domani dovessi tornare a scuola. Mi hai detto le ultime kaxxate, le ultime novità. Mi hai raccontato ogni cosa, ogni minima cosa come se fosse quella più importante del mondo.
Mi hai fatto vedere quel tatuaggio, quella stella con la A poco sotto il bacino. Ti ho dato della pazza. Lo sei veramente?
Non mi scorderò mai il giorno in cui ti conobbi, manca poco prendevo anche due schiaffi. Dal primo istante che ti ho vista ho subito pensato che tu fossi una grande, niente ti faceva paura. Urlavi contro quattro ragazzi pronta a piantargli un ca**otto. Non so che cosa mi sia preso ma ti venni a difendere. Neanche ti conoscevo o meglio, ti conoscevo come la protagonista del musical ma mai avrei pensato di scambiare qualche battuta con te. Da lì iniziò la nostra amicizia, ci ritrovammo anche in classe insieme, vicini di banco per 7 anni.
Sette anni indimenticabili, mattinate passate a scriverci i bigliettini, a darci le gomitate quando durante l?ora di inglese per poco non ci addormentavamo, passati a fare sculture con le cingomme.
Pomeriggi passati davanti alla televisione o sul letto a dormire senza mai sfiorarci, senza mai dirci neanche un ti voglio bene. Non c?era bisogno di parole, lo sapevamo entrambi che avremmo dato la vita l?uno per l?altro.
Eri la mia migliore amica, un?amica spettacolare, una di quelle che neanche a cercarle con la lampadina si trovano.
Un giorno mi dissero che ero malato, avevo bisogno di qualcuno che mi donasse il sangue, te eri compatibile e cosi iniziò tutto. Sempre più spesso svenivi per troppo sangue tolto ed io mi sentivo malissimo. Malissimo a vederti stare male a causa mia.
Adesso posso anche dirtelo, per farti stare bene pregai migliaia di volte che non mi donassero più il tuo sangue e, alla fine, esasperati, accettarono. Questo, te, non lo sapevi? Stavi meglio ed io andavo incontro alla morte.
Non mi importava e non mi importa, vivevo per te, avrei fatto di tutto pur di farti stare bene.
Così, con il passare dei mesi ci troviamo qui. Io che probabilmente non arriverò a domani, mi è difficile respirare, parlare. Anche muovermi è difficile.
Voglio solo augurarti tutta la felicità di questo mondo, continua a studiare, prendi la maturità, prendila con il massimo..
Non te l?ho mai detto ma ti amo. E? buffo, vero? Buffo perché per te provo solo amicizia, una di quelle amicizie che, però, non esistono. Sei stata tutto per me?
Non ti scorderò mai, anche quando sarò lassù ti proteggerò da tutto e da tutti, ti consiglierò, ti aiuterò. Quando la sera ti stenderai sul nostro prato e guarderai il cielo sappi che io sarò lì con te, una di quelle stelle che brillano sarò io. Magari quella che brilla più di tutte.
Mi porterò ogni cosa dentro al mio cuore, ogni cosa resterà con me per sempre.
Sei forte, Amò, ce la farai. Non ti abbattere.
Ti voglio bene più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Questa lettera l'ha scritta un mio amico per la sua migliore amica. Non sapevo come fartela avere e così l'ho messa qua. Mi disp, piccolina...
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