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Ciao Marty?
Oddio come ci sembra brutto scriverti, scrivere a te, ad una persona che le cose le dice sempre in faccia, anche a costo di ferire le persone? L?altro giorno ci hai detto che ti trasferivi a Follonica, in quella città che hai sempre odiato con tutto il cuore. Avevi le lacrime agli occhi, non capivamo perché.. Hai spiegato che cambi anche scuola.. Ti ricordi come abbiamo riso tutti noi?! Non ci credevamo? Non ci volevamo credere? Ed ieri ce l?hai detto, fai la gita e te ne vai? Ci mancherai, sai? Ci mancherà quella persona che ha sempre detto ?Raga, non fatevi mettere i piedi in capo dai Professori, sono al pari nostro? ? Tempo tre minuti abbiamo capito che non potevamo lasciarti andare via così ed oggi, oggi che è il 20 febbraio, ti abbiamo organizzato questa festa? Marty sei mitica... Non ti dimenticheremo? Quando venerdì non c?eri abbiamo parlato di questi quattro anni passati con te, con la nostra piccolina. Ci ricordiamo ancora il primo giorno della prima superiore? Avevi i capelli ritti, pantaloni strappati e maglietta corta e subito litigasti con la tua nuova vicina di banco per un pennarello viola. Eri bella, bellissima.. Eri la più bella di questa classe. Avevi qualcosa che ti distingueva da tutte le altre, qualcosa di speciale. Qualcosa che solo tu hai. Non dimenticheremo mai tutti i compiti che ci hai passato, tutte le volte che dicevi che non avevi aperto libro e prendevi 10 senza fare il minimo sforzo.. Quante litigate che abbiamo fatto perché pensavamo che tu ci prendessi per il culo ma, effettivamente era vero: non aprivi libro. Passavi i pomeriggi fuori, giocavi a calcio e ti divertivi come una pazza. A scuola ci facevi morire dalle risate, bastava una parola al contrario che iniziavano le tue battutine. Crescendo non sei cambiata, sei sempre la solita con una piccola differenza: anche te hai capito cosa significa amare e soffrire. Soffrire da morire per amore. Non ci dimenticheremo mai quando, entrasti nella giunta studentesca con 616 su 617 voti a favore, quando per una banale discussione su l?aria condizionata tirasti il quaderno alla Preside, quando a Praga andasti a dormire con Giacomo, Davide, Marco, Manuel e Luca senza provarci con nessuno. Quando eri nella doccia e Giacomo ti disse ?muoviti che devo lavarmi? e te con quella faccia tosta che ti ritrovi le dicesti di mettersi in costume e venire là dentro con te. Non ci potevamo credere. Eri con il più bello della scuola e non vi siete neanche sfiorati. Ci ricorderemo sempre quando giravi per camera con le coulotte con i disegni più strani, mucche, maiali, hello kitty, winnie pooh.. Eri stra fica. Che risate quando quella sera te e Giacomo vi spalmaste la nutella nel viso e sui bracci e facevate l?indiani, quando vi siete avvolti nella carta igenica e facevate le mummie. Sei l?unica che riesce a bere come una pazza e non andare mai di fuori, l?unica capace a stare con i maschi senza provarci, l?unica che sa parlare di moto e macchine non tirando a caso, l?unica capace ad andare sullo skate in quel modo così perfetto che fa quasi rabbia. Ci ricorderemo sempre l?ultima interrogazione di italiano che, in teoria doveva essere su Foscolo ed invece, per fartelo apposta ti chiese Manzoni che non avevamo neanche fatto e te, con la tua calma e la tua parlantina, iniziasti a spiegare la vita, i Promessi Sposi, facesti dei collegamenti tutti strani e, passando per Alfieri, Parini e Goldoni finisti a parlare dell?amore nell?Ortis. Ti guardavamo con gli occhi fuori dalle orbite.. Eri spettacolare. Nessuno è mai risciuto a fare star zitta la Prof e a prendere più di sette. Te non le facesti aprire bocca, prendesti 10. Ci ricordiamo ancora quando si alzò e ti fece l?applauso. Era una rivincita a nome di tutti noi per tutte le volte che ci aveva detto che eravamo solo dei deficienti. Non potremo mai dimenticare tutte le note che ti sei presa per coprire noi, tutti i nostri problemi che hai risolto senza chiederci nulla in cambio, tutti i consigli che ci hai dato, il fatto che se te avevi bisogno di qualcosa, di un consiglio o anche solo di sfogarti non venivi da noi, non ci facevi pesare niente. Eri e sei forte, veramente forte. Come ti muovi ti muovi ma caschi sempre in piedi. Soffri e noi, io Giacomo lo vedo, vedo quando si parla di sentimenti la tristezza nei tuoi occhi, ti conosco troppo bene, vedo quanto stai male, quanto stai soffrendo ma, nonostante questo non parli, non racconti, non dici niente. Non sappiamo davvero come tu faccia, come tu riesca a tenerti tutto dentro. Non riusciamo a toglierci dalla testa te lunedì mattina, quanto piangevi, tremavi come una foglia. Non mangiavi, se mangiavi vomitavi. Era una continua discesa di lacrime ed, alla fine hai parlato. Hai raccontato tutto, del tumore di tua mamma, del tuo fegato che ti fa male di continuo. Hai parlato di Alessandro. Era come un fiume in piena che sbottava. Non ce la facevi più ed, alla fine ti hanno mandato fuori a fare colazione con Giacomo. Eravamo stupefatti, non credevamo che stavi così male. Ci ricorderemo sempre quando il giovedì alla quarta ora andiamo tutti insieme a comprare le mozzarelline fritte al mercato, quando al KL pretendevi le scarpe con le coccinelle e loro volevano darti le converse normali, quando, magari, in mezzo all?ora di storia senti una parola che ti fa venire in mente una canzone e inizi a cantare seguita da tutta la classe, quando ti strappasti i pantaloni per nasconderci i bigliettini e puntualmente beccarono, quando sei stata ammessa all?esami con 100/100 cosa praticamente impossibile e sei passata con 109/100. Non potremo mai dimenticare questi quattro anni passati con te, quattro anni di risate, di sorrisi appena entravi in classe, di giochi in piscina durante l?ora di fisica. Tutte le gare che facevi con Davide e, nonostante fosse un bagnino, vincevi sempre e comunque te, quanta pazienza ci hai messo ad insegnarci ad andare sui pattini nel ghiaccio, quante partite di calcio e pallavolo ci hai fatto vincere, quando dovevamo correre per 13 km in un tempo massimo di un?ora e te finivi sempre prima e ci dicevi ?guardate a non fumare? battendoti sui polmoni. Noi scoppiavamo a ridere.. Eri troppo fica. Quando tutte le bimbe giocavamo a tennis e te andavi con i maschi a giocare a calcio, quando facevi fisica in pantaloncini fregandotene di tutto e tutti, non vergognandoti di niente. Quando ci insegnavi i passa di danza, quando ci spiegavi come fare quell?esercizio o quell?altro. Non smetteremo mai di ringraziarti per essere stata così vicina a Giacomo quando non sapevamo se continuava a vivere o meno, per avergli donato il sangue, essendo l?unica compatibile, nonostante te lo dovessero togliere dal dito non trovandoti le vene. Già, è vero.. Marty, ti devo la vita.. Non ci hai mai detto ti voglio bene, mai ci hai abbracciato ma sapevamo quanto tu tenessi a noi, quanto tu fossi affezionata a questa mitica 4.. La migliore 4c che ci sia mai stata. Adesso che te ne vai sappiamo già che non sarà la stessa cosa, quel banco in ultima fila attaccato al muro vicino al tuo ?compagno di merende? come lo chiamavi te sarà vuoto. Quando ci gireremo durante l?ore non vedremo più te preparare i pallini della cerbottana da tirare al Professore di turno oppure fare una scultura con le cingomme tutte biasciate. Non vedremo Giacomo che ti dice di farla finita ed intanto è piegato in due dalle risate. A mezzogiorno non vedremo te che litighi con il sole perché ti picchia proprio in faccia, non vedremo più te sbruffare quando ti richiamano oppure te ridere quando ti diciamo che sei una grande. Non vedremo più Nene che si gira di continuo per vedere cosa ti inventi, non ci sarà più quella che cerca di imitarti senza risultato. Il tuo banco non sarà più pieno del nome Ale, non ci saranno più dediche per lui. Non vedremo più quel diario rosa di winnie pooh girare per la classe, quei disegni fatti durante l?ore attaccati al muro.. Ci mancherai da morire.. Non sarà più la stessa cosa senza di te, eri la meglio?
Marty, TUTTI NOI PRETENDIAMO CHE TU NON VERSI MAI PIU? ANCHE SOLO MEZZA LACRIMA PER ALESSANDRO. NON CI PROVARE. NESSUNO MERITA LE TUE LACRIME, NE? LUI NE? NESSUN ALTRO. E? VERO, E? BRUTTO QUANDO TI INNAMORI MA IL TEMPO GUARISCE OGNI FERITA. DIMENTICALO. NON E? FATTO PER STARE CON TE. NOI NON SAPPIAMO COSA SIA SUCCESSO DI PRECISO QUELLA SERA PERCHE? TE NON VUOI PARLARNE, NON VUOI DIRCELO MA QUALSIASI COSA SIA ACCADUTA NON PUOI STARE COSI? MALE, CAVOLO..
E ricorda come dici sempre te: ?c?è qualcuno che dice che a volare troppo in alto si rischia di farsi male cadendo, ma quello che hai visto lassù vale ogni dolore ricevuto precipitando a terra..? Se era quello che volevi, quello per il quale hai sempre sperato si, puoi starci male?
Adesso basta, inizia la festa.. Questo pupazzo è per te per farti capire che sei troppo importante?
?Marty NON DIMENTICARCI?
Per qualunque cosa noi siamo qui, a qualsiasi ora del giorno e della notte ma, già sappiamo, che quel telefono non squillerà mai?
?GRAZIE DI ESISTERE?
Ti Vogliamo Un Bene Immenso?
Un bacione
La 4^b
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