Ti penso stamattina, ad ogni passo, ad ogni pagina di questo libro, ad ogni ora di studio. Penso a te, che ormai sei andato via da sette mesi, penso alla tua famiglia, straziata dal dolore, penso all?affetto che ci ha unito e penso che vorrei con tutta me stessa che tu fossi ancora qui. Anche se le nostre strade non si fossero più incrociate, anche se tutto fosse rimasto com?era, mi sarebbe bastato sapere che tu fossi felice, al sicuro, vivo. Perché ancora non trovo una ragione per quello che ti è accaduto, perché penso, nonostante tutto, che non sia vero e a volte mi devo fermare e ripetermelo un paio di volte che non ci sei più. Perché fa male vedere la tua foto su quella lapide, il tuo sorriso ormai spento, i tuoi occhi ormai chiusi, il tuo corpo straziato da un folle. E sento la tua mancanza in un modo strano e inspiegabile, incomprensibile, perché da un po? ormai non facevi parte della mia vita, ma andandotene sei piombato nuovamente nei miei giorni riportando a galla vecchi ricordi, chiusi da tempo in un cassetto dimenticato e che ora tornano reali, vivi, presenti. Quel cassetto non lo chiuderò più..