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Dedica a cui stai rispondendo

C'è qualcosa che non capisco in certi periodi. E' come se il mondo facesse di tutto per isolarti.
Io sono un gran fan di Vasco e ho saputo che il 4 ottobre torna nella mia città. Bene, perchè vado sempre ai suoi concerti e sempre con un mio amico, forse l'unico che mi è rimasto. Proprio adesso siamo tornati da un concerto insieme.
Eppure questa settimana non si è praticamente fatto sentire e oggi mi ha scritto una e-mail in cui dice che non verrà al concerto di ottobre.
Forse sono due casualità, perchè non abbiamo avuto da dire. Eppure a me fa molto arrabbiare. Non tanto per lui: se non vuol venire non c'è niente di male.
Ma perchè ho paura di rimanere di nuovo solo, di prendermela per questa cosa, di togliermi di torno l'unico amico che ancora mi rimane e di ripiombare nella tremenda, distruttiva solitudine. No, qui non è in gioco una semplice amicizia, nè un singolo concerto.
Qui la questione è che avendo un solo ed unico amico io non posso neanche permettermi di prendermela con lui, di litigarci, di chiedergli troppo.
Non posso permettermi di essere nè troppo ossessivo, nè di avere livore nei suoi confronti.
Se perdo lui sono un uomo morto. Lui non lo sa di essere l'unica persona con cui ho un rapporto semi-umano.
Ho una tremenda paura di rimanere solo, di far finta di uscire con delle persone per non dire che esco da solo. Ho paura di rimanere di nuovo bloccato in me stesso.
Ho paura, anche solo per una sciocchezza così. Ma è un sintomo di qualcosa di ben più grave.
Lo so che in confronto a centinaia di altre cose che ho letto qui è una sciocchezza. Ma la solitudine non è mai una sciocchezza. Essere senza nessuno non è da augurarsi neanche al peggior nemico. Significa che tutto perde velore. Significa che anche ad un concerto, si è soli.
Significa che ho paura.