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Ciao ragazzi... erano mesi che non scrivevo una dedica, ma stasera sento davvero il bisogno di confidarmi con voi lettori sinceri e spesso affranti...
questa è una di quelle sere in cui mi faccio prendere dal celato (ma sempre pronto a ritornare in azione) mostro della solitudine.
Lo so che il motivo del mio malessere è una semplice cavolata (se paragonata a certe situaizoni di cui leggo su questo sito); specifichiamo che si tratta di uno di quei soliti sbalzi d'umore e dubbi adolescenziali che tutti avrete sicuramente vissuto più volte.
Ed il motivo di tutto questo chi sarebbe?...bhe, c'era da aspettarselo...: un ragazzo!
Chiarisco in primis che sono molto scettica riguardo all'amore a 13 anni.
Insomma, diciamo chiaramente che non ci credo granchè. Io e le mie amiche siamo "fenomeni a parte" che si distinguono dall' infinita massa di ragazzini che a quest'età si sono fidanzati e lasciati almeno una decina di volte.
No, noi no. Io, noi sognamo l'amore vero. Certo, anche noi proviamo semplici cottarelle, ma non andiamo oltre generiche considerazioni rivelate in segreto circa la bella stazza di qualke giovanotto.
Per me si può dire tutto è cambiato quando per caso ho conosciuto Francesco.
Noi ci siamo piaciuti subito, per la nostra simpatia, per il nostro carattere, per la nostra compatibilità di idee e ideali. Ma dato che abitiamo in due paesi vicini ma differenti e lui è più grande di 2 anni, io (con il suo assenso) ho subito premesso che il nostro rapporto non sarebbe andato oltre (almeno per il momento) una sincera amicizia (anche se non era solo questo!)per le motivazioni che ho in precedenza ampliamente spiegato, ma non solo.
E' passato un anno da quei tempi e, pur vedendoci in pochissime circostanze grazie ad alcuni amici di famiglia, siamo riusciti a restare uniti (anche grazie alla chat), a scoprirci giorno per giorno, seppur nella lontananza, a volerci bene e sognarci in segreto e a vicenda.
Voi mi direte che è una splendida cosa e che non esiste problema; però un problema c'è: i nostri genitori.
Visto che ci siamo conosciuti in ambiti familiari, anche le nostre famiglie hanno legato. Ma quando hanno capito che tra di noi c'era del tenero hanno fatto di tutto nell'imbarazzo reciproco per cercare di "allontanarci".
Io e Francesco abbiamo avuto più di una discussione per questo motivo e più volte siamo stati sul punto di decidere di non sentirci più per il bene di tutti (ma non il nostro provabilmente).
Ma che posso dirvi? Alla fine eravamo diventati davvero così uniti che non ce la facevamo a dirci addio così.
Ora diciamo che le acque si sono un po' calmate.
Ma, soprattutto i miei di genitori, sono ancora dell'idea che è troppo presto fidanzarsi e hanno paura sempre che possa fare un passo falso, nonostante ho ancora 13 anni e sono abbastanza giudiziosa.
Da qualche sera Francesco mi chiama per sentire la mia voce (dato che è in vacanza e non possiamo più sentirci su msn); così parliamo un po' della nostra vita e di quel che capita. Ma gli ho risposto solo 1 volta, ossia ieri, perchè ero cn le miei amiche e potevo parlare liberamente, senza aver paura che i miei sapessero...
Oggi invece sono a casa, i miei non ci sono, ma ho preferito non spingere il tasto verde quando ho visto sul displey la sua chiamata perchè ho pensato a mamma e papà, alle loro raccomandazioni, ai loro "non crescere troppo in fretta" e "ogni cosa al suo tempo"...e soprattutto a come avrei potuto spiegare a loro il motivo, l'essenza di queste semplici e amichevoli telefonate che stavano per diventare quotidiane...
A volte mi prende un tale senso di colpa!
Forse non sono pronta per amare perchè i miei genitori non sono pronti per vedermi crescere. O forse è davvero troppo presto, come ho ribadito più di una volta.
So che mi direste "fa quello che ti pare: la vita è tua e loro non possono decidere per te"... ma come faccio? poi loro sono così protettivi e severi riguardo questi argomenti... non posso ribellarmi, neanke per amore (anke se non so se è amore perchè io nenach'io credo al vero amore a quest'età...o forse credevo?!)...
Fatto sta che stasera mi ritrovo davvero sola, senza le sue parole, la sua voce che mi evoca in lontananza... abbandonata a me stessa e avendo come unica consolazione un pc a cui regalo tutti i miei problemi e i miei "drammi", che spero possano trovare risposte e consigli in voi, amici "virtuali" che non conoscerò nè vedrò mai (purtroppo)...
Cosa devo fare?...E' così difficile l'adolescenza...
Mi riprometto di non aver paura mai paura di lottare per amore(?), di essere sempre, comunque felice...Ma che posso farci?!
...Stasera riaffiora in me rabbioso l'eco della solitudine e dell'incertezza che, nonostante tuti i miei sforzi, spesso incombe in me più rumoroso che mai...
X favore... consigliatemi in tanti
(scusate se è troppo lungo!)
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