Un soffio di maestrale estivo mi riporta la memoria di te, profumo delle notti fresche passate vicino al cielo e carezza del suono rassicurante della tua voce calma.
Un attimo di eternità che mi tormenta malgrado tutto.
Provo a mettermi in comunicazione con te a distanza di luoghi e tempi andati, oltre le realtà; ti parlo attraverso un albero che mi sta a sentire, attraverso il suolo che calpesto al tuo ritmo, attraverso ogni vibrazione minima del creato che riempio del pensiero costante di te, in attesa che tu..mi senta..ma non azzardo farti udire la mia voce, farti vedere il mio viso, mi nascondo perfino. Voglio che siano i tuoi sensi a ricordarsi di me. Se davvero eri tu il mio fiore insanguinato sarà la pioggia di settembre a riportarti da me.