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Spero che ciò che sto per dire non risulti banale, ma che possiate capirmi. Dalla mia esperienza ho ricavato che non sempre colui che ritieni il tuo migliore amico lo è per davvero. Sapete, quest'anno incominciando le superiori avevo paura, paura perché non ero sicura di me stessa come sempre. Ho conosciuto subito la mia compagna di banco e tuttora faccio finta di credere che lei mi ritenga un'amica. Ma nonostante la sua amicizia, sentivo che mi mancava qualcosa:qualcosa che lasciava un vuoto immenso dentro di me! Era la nostalgia della mia migliore amica delle medie. Lei è anche mia cugina, perciò il primo anno non l'ho vista così simpatica e non avrei mai creduto che potesse diventare così speciale;all'inizio fra noi non c'era affetto ma soltanto competizione sia nella personalità, sia nell'andamento scolastico.
Dal secondo anno abbiamo stretto vera amicizia ma solo nel terzo siamo diventate grandi amiche, condividendo tutto insieme. Ho cercato di consolarla quando spesso piangeva per i suoi problemi e mentre lei ci ragionava su, io pensavo che mi sarebbe piaciuto essere come lei e vivere una vita come la sua, anche sopportando i suoi drammi. Poi, però, lei ha scelto un altro percorso e quindi...Giorno per giorno mi sono accorta che mi mancava sempre di più poiché pur vivendo della sua luce riflessa, io ero contenta mentre senza di lei mi sentivo sola. Mi mancava così tanto che non facevo altro che pensare a tutti i giorni in cui ci divertivamo come sorelle. Quei momenti mi facevano male e mi rifugiavo in bagno a piangere appena sentivo che non potevo più controllarle le mie lacrime. Lo so, avrei dovuto mettere quei ricordi in un luogo più nascosto per non farli emergere ma...a me piacevano e mi facevo male apposta. In quel periodo stavo così male ma a sollevarmi il morale ci ha pensato Marco. Forse ho sbagliato io:l'ho lascito avvicinare troppo a me e infine..è andato tutto storto! É solo che lui mi distraeva e mi riportava a momenti migliori, anche se mi stava vicino solo perché gli piacevo. Per incomprensioni abbiamo spesso litigato e ora anche se siamo ritornati ad essere amici è tutto diverso:falsità e ipocrisia da parte sua, noia e odio dalla mia. Lui è cambiato e io mi sento in parte colpevole perché non ho saputo tenermelo stretto. Però..ho capito che infondo di lui non mi importa perché mi basterebbe riavere la mia migliore amica. A volte viene a casa ma non per me. Credo che mi abbia cancellata dai suoi ricordi e ora rappresento per lei solo una seccatura che può evitare quando vuole. Infondo, perché dovrebbe legarsi a me se ha i suoi amici, la sua scuola, il suo fidanzato, il suo paese dove tutti sono socievoli?Che cosa centro io con lei?Anche adesso, non riesco a capire perché le persone debbano sempre cambiare. E mentre me lo chiedo non faccio che piangere. Sono stata abbandonata dalle uniche due persone che ho pensato come i miei migliori amici. Ma forse...forse loro non si reputavano così e si sono comportati come avrebbero fatto con qualunque estraneo. Scusate se sono stata superficiale e vi ho annoiati...ma qui posso sfogarmi sapendo che loro non leggeranno mai questa pagina. Io vorrei dimenticare ma non ci riesco...
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