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In treno. Ore 18.30
Penso che il dolore a qualcosa debba pur servire. Serve a farti rendere cono di come va la vita, e la morte. Penso che il dolore a qualcosa debba pur servire. Serve a farti capire chi sei, dove sei, e perchè Sei.
Serve a farti ricordare tutto quello che non ti ricordavi, o almeno pensavi di non ricordartene.
Il dolore te lo senti pesare sullo stomaco, te lo senti battere sul e nel cuore.
Ed è per questo che pendo che il dolore debba servire a qualcosa.
Serve farti sentire, a farti avere la cognizione di te stesso. Penso che il dolore serva.
Serve ad "annientarti" ed a "ricostruirti", serve a "svuotarti", a "riempirti". Penso che ildolore causato dalla morte causato dalla morte di qualcuno che non ha fatto altro che esserci per tutta una vita, sia utile. Punto.
Serve a far capire a tutti, che se si piange lo si fa solo per noi, x tutta quella nostalgia che proviamo e proveremo. Il dolore serve.
Serve a farci capire che se lei se n'è andata è stato per il semplice fatto che doveva andare via. Doveva raggiungere qualcuno che la stava aspettando. Ecco, il dolore serve.
Serve a farci rendere conto che, anche se non si sa dove si va dopo, ci sarà una mano tesa pronta, in attesa del si dell'anima.
Il dolore serve a farti immaginare giorni migliori in cui pensarai a quanto tutto quel dolore sia servito. E mi chiedo che odore avrà quella casa adesso. Mi ricordo delle 10 lire lanciate da un balcone per mettere in moto un'ascensore che funzionava ancora con le monete.
E della camomilla.
E del minestrone a Luglio.
E delle giostre in cui lavorava.
E del rumore delle sue pantofole.
E del suo camicino azzurro invernale
E del suo commuoversi per il semplice fatto di vedermi truccata.
E mi chiedo se ci sarà qualcun'altro capace di dirmi come sei bella nel modo in cui lo diceva lei. Il dolore serve.
Serve a farti sentire tutto questo tempo che passa e si posa su di te. Ora pero, nonna, non sto piangendo, ed in questa calma ti chiedo com'è scivolare nell'aria.
Scesa dal treno mi sono diretta al tabacchi.
Ho preso un pacchetto di Diana Blu, quelle che fumava mia nonna.
Me ne sono messa una in bocca. Ho fumato la seconda sigretta di tutta la mia vita. E l'ho fatto per mettermi un pò di fumo nei polmoni.. e un po di nonna nel cuore...
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