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Dedica a cui stai rispondendo

E' tanto che non scrivo..
Ma ho passato un periodo un pò drastico.
Bèh ora stò molto meglio questo posso dirlo, come posso dire di non dover più andare in clinica.
Ho ripreso a mangiare..certo..non nei parametri esatti ma qualcosa nello stomaco ce lo faccio andare.
Mi vedo..sono ancora troppo magra, ma in quest'ultimo mese ero arrivata a 32 kg ragà...facevo schifo..ora ne ho presi 9 e mi stà bene così.
Ora il bisogno di scrivere si fà sentire..
Ho una sua foto sul comodino della mia stanza..l'ha messa mia mamma perchè pensava potesse farmi sentire meglio..
Inizialmente, quando stavo male l'ho buttata contro la finestra..chiunque mi parlasse di lui era morto..non volevo sentire nulla, specialmente il suo nome.
Invece poi una sera quella foto ancora per terra l'ho raccolta, e piano piano mi sono tornati in mente tutti gli attimi.
No, niente lacrime..in quel momento mi rivedevo in quel letto tutto bianco, quel giorno di due anni fa stavo leggendo..e davanti la porta della mia stanza era passato LUI..
Non è stato per averlo visto..è stato il suo profumo a farmi alzare lo sguardo..
Ricordo di essermi addirittura alzata dal letto, di essere arrivata alla porta e di averlo visto lì in piedi, bello com'era, con quel sorriso da far spiazzare.. e sono ripiombata in camera.
Ho fissato il soffitto mezz'ora, vergognandomi da morire, consapevole che in quel momento ero semplicemente troppo debole, troppo fragile..impresentabile davanti un tipo del genere.
Non ho più lasciato quella stanza, e poi..quella sera, fuori nevicava..
Stavo guardando quella magnifica scena, e la mia cena che se ne stava sopra lo sgabello..non volevo, non volevo neanche pensarci di mangliarla...nevicava sempre di più, e non me ne ero neanche accorta che lui mi stava guardando dalla porta aperta della stanza.
"La vedi quant'è bella".
Dire che sono arrossita è dire poco, è entrato e s'è messo lontano da me..lui aveva già capito che la mia fiducia verso chiunque se ne era andata molto tempo prima..
Non parlava, guardava la neve con me..il primo a non avermi subito fatto notare che la mia cena si trovava ancora lì, l'unico a non sottolineare che non potevo morire in quel letto..l'unico ad aver capito che le parole mi scivolavano addosso..
Mi aveva semplicemente chiesto come mi chiamavo..non perchè stavo lì..mi aveva chiesto dove abitavo..e non se mi rendevo conto che stavo morendo..
Ogni volta che incontravo il suo sguardo sentivo uno strano calore..quella sensazione di benessere che non provavo da un sacco di tempo..e poi, ha lasciato quel posto, andandosene.
Non sò dire perchè..io non lo sò, sò solo che un attimo dopo essersene andato lo stomaco faceva rumore..e avevo preso quel cavolo di budino al cioccolato che passano in clinica...e si, l'avevo mangiato..e cavolo se m'era piaciuto.
Avevo dormito bene quella notte, tanto..
Il giorno dopo mi ricordo che si era appoggiato di nuovo sulla porta..mi fissava ma non rideva..così l'avevo invitato ad entrare.
Quante parole..quanto ero chiusa, scettica..schifosamente arrogante..e lui davanti alla mia arroganza era solo gentile, al contrario degli altri che aprivano la porta e uscivano..
Davanti alle mie risposte dure, secche..lui sorrideva..
E c'era riuscito, mi aveva fatto sciogliere..e alla fine quel fiume di parole l'avevo buttato su di lui..
Quelle lacrime represse da troppo tempo le avevo fatte cadere davanti ai suoi occhi azzurri.
Lui non parlava, davanti ai miei racconti ascoltava..era quello che volevo..e poi, quell'abbraccio..quel semplice gesto..mi ha fatto sentire..capire tutto quello che gli altri avevano cercato di farmi capire con quelle parole che per me erano solo rumore.
Dio mio come lo ricordo..quel mese..veniva ogni giorno, ma no..non veniva solo per me..anche sua sorella stava male, il mio stesso male..forse per questo capiva così tanto.
Attimi passati a parlare..non ha mai cercato di farmi ridere..ma ci riusciva lostesso, solo lui poteva farlo..
Mangiavo..lo facevo per avere le forze di parlare con lui, solo per quello.
E poi...poi sua sorella se n'era andata..
Ricordo che quella mattina io dormivo ancora, quando mi ero svegliata l'avevo trovato accanto al mio letto che mi teneva la mano..
Sono state quelle sue ultime parole che mi hanno fatto riprendere a vivere.
"Non lasciarmi anche tu, ti prego..non farlo..sei diventata troppo importante."
E per la prima volta avevo visto i suoi occhi velarsi di lacrime..
Dopo quella sera..ero praticamente guarita.
E tenendo quella foto mi sono ricordata di tutto..e di nuovo nel mio cervello è scattato qualcosa.
Ragà è incredibile..di nuovo grazie a lui..grazie ai ricordi che mi ha lasciato sono guarita ancora.
Ora mi viene da piangere perchè adesso non posso ringraziarlo.
Siamo troppo lontani per avere un contatto..
E non posso far altro se non guardare ogni sera la sua foto..se non aver rimesso quest'anello al dito.
Non posso far altro se non continuare a vivere la mia vita, aspettando quel giorno in cui stringerò ancora la sua mano...in cui rivedrò quegli occhi..e quel sorriso.

Amore mio...
Mi hai salvata di nuovo.
Ti amo..ti devo tutto.