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Dedica a cui stai rispondendo

...Tante volte mi sono chiesta cosa stavo facendo, perchè stavo permettendo che il mio cuore inseguisse quel ragazzo, con il quale io non avrei potuto avere alcun futuro..tante volte mi sono domandata perchè ero cosi dannatamente irrazionale, perchè non riuscivo a far prevalere la mente al cuore..ma ora guardando Tiziano, che gioca accanto a me, mi dico che non ho sbagliato niente..che non sempre ciò che gli altri dicono essere giusto, lo è..
...Avevo 17 anni appena compiuti, ero da pochi mesi in Italia..sono nata e cresciuta in Germania, il paese di mia madre..e l Italia, me l ha sempre raccontata papà, che da quando aveva sposato mamma, non aveva avuto più rapporti con la sua famiglia..sin da quando ero piccolina papà mi ha insegnato l italiano, e..quando eravamo a casa da soli, io lui, e Cristina, mia sorella più piccola, esigeva perchè si parlasse solo italiano..a me piaceva, perchè papà ci ha sempre detto che magari una volta diventate grandi avremmo voluto andare in Italia, infondo è per metà casa nostra..avevo appena 15 anni io, e 12 mia sorella, quando mamma, dopo essersi lamentata per qualche giorno di un persistente mal di testa, si è lasciata convincere da papà ad andare dal medico..avevano pensato che si trattasse di stress o stanchezza, visto che mamma in quel periodo era molto presa dal suo lavoro, e papà col sorriso le aveva detto che alla peggio avrebbe dovuto portare gli occhiali..mamma che aveva dato sempre grande importanza all aspetto, era scioccata all idea di avere bisogno delle lenti..ma si era preoccupata inutilmente, perchè il problema non erano gli occhi, era il tumore che gli stava crescendo nel cervello..e che l avrebbe uccisa di li a qualche mese..senza mamma, sempre cosi vitale, la nostra casa era caduta ben presto nel silenzio più totale..un silenzio che faceva male, un silenzio in cui una famiglia si stava perdendo..e cosi, papà dopo pochi mesi dalla scomparsa di mamma disse "Basta ragazze..cosi non si può più continuare..lasciamoci tutto alle spalle..la Germania, la nostra vita qui, e torniamo in Italia..vi piacerà, vi farete nuovi amici..andrà tutto bene.." Le ricordo queste parole, perchè mi tormentarono in quei giorni in quelle notti, le ultime in Germania..non volevo lasciarmi tutto alle spalle..la scuola, gli amici, la squadra di pallavolo, i luoghi che mi erano familiari, in cui ero stata con mamma..non volevo soprattutto lasciare lei, il cui corpo giaceva sotto un cumulo di terra li, in Germania..
...Erano appunto passati pochi mesi, la scuola era appena cominciata, mi ero già fatta qualche amica, quando un sabato sera mi presentarono Cristian ad una festa..Cristian era, Cristian è bellissimo..aveva un anno più di me, aveva già la macchina, e per tutta la festa non gli tolsi gli occhi di dosso..spalle larghe, dopo i tanti anni di nuoto scoprii in seguito, capelli lunghi, mossi,neri..e occhi grandi, scuri,che avevano la capacità di penetrare dentro di me..un adone, il ragazzo più bello che io avessi mai visto..fini la festa, e passarono alcuni giorni prima che, rientrando in casa, lo incontrai di nuovo..ricordo le sue parole.. "Hey, ciao..Vittoria, vero?ci siamo conosciuti sabato scorso alla festa..abiti qui?".."si" risposi, uno stupidissimo banale si.. "Bene..se vuoi ci possoamo scambiare i numeri..magari ci sentiamo.."..e cosi iniziò tutto..le mia amiche mi dicevano "Le piace, le piaci.." ma io non davo loro ascolto..Cristian aveva la fama di essere un ragazzo molto conosciuto in Paese, poichè era stato con Martina..una delle ragazze più belle della provincia..cosa ci potava trovare uno cosi, in una ragazza come me..io che non mi truccavo mai..con i miei capelli biondi e sbarazzini, le mie forcine colorate, gli occhi azzurri, e mille mille lentiggini su tutto il corpo..io, che odiavo in jeans, e adoravo i miei vestitini tanto in uso allora in Germania, ma non in Italia..eppure le mie amiche avevano ragione, perchè con il trascorrere dei mesi, mentre io mi innamoravo di lui, anche lui era sempre più preso da me..nel frattempo aveva finito il liceo e si preparava per andare a lavorare nell azienda della sua famiglia..stavamo insieme da un anno, quando decisi che avrei voluto fargli conoscere mio padre, visto che io avevo già avuto occasione di incontrare i suoi..e cosi lo portai a casa una domenica pomeriggio, dopo la messa..e fu da li che iniziò il casino, che avrebbe poi sconvolto le nostre vite..a papà Cristian piaceva, ma quando iniziarono a parlare della sua famiglia, il volto di papà si rabbuiò, e cosi come due più due fa quattro, anche lui fece i suoi conti..da quel giorno mi fu proibito di vedere Cristian, perchè lui era mio cugino, il figlio del cugino di papà per l esattezza, con il quale papà aveva litigato e chiuso ogni rapporto anni prima..ne parlai con Cristian, e per i due mesi seguenti non ci vedemmo mai..poi però stavo male, dovevo incontrarlo e cosi abbiamo iniziato ad incontrarci di nascosto..i nostri cuori si cercavano inostri corpi si volevano..lo so che forse avrei dovuto essere più forte, perchè il mondo era pieno di ragazzi, ma io era lui che amavo più di me stessa..e cosi ci lasciammo andare e ben presto finimmo l una tra le braccia dell altro..facevamo l amore, e in quel ragazzo non c era nulla di mio cugino..
...Avevo 20 anni quando mi resi conto di aspettare un bambino..il figlio di Cristian..perchè io ero sempre stata solo sua..e allora la paura subentrò nelle nostre vite..io lo volevo quel figlio, esattamente quanto lo desiderava lui..e cosi affrontammo le nostre famiglie, che in realtà era un unica famiglia..raccontammo loro tutto, e papà dapprima la prese malissimo, per giorni non mi rivolse la parola, cosi come anche i genitori di Cristian..io andai a vivere con lui, che da qualche mese stava in un appartamentino da solo, e 9 mesi dopo arrivò nelle nostre vite Tiziano, nostro figlio, un bimbo sanissimo..
...Da allora sono passati 6 anni..vivo con Cristian, mio marito da 2 anni, e Tiziano in un appartamento più grande..Tiziano parla l italiano e il tedesco, perchè è in Germania che trascorriamo le nostre vacanze, da mia madre, dalla sua nonna..