Ho trovato questo sito per caso, digitando la parola "solitudine"...e ho notato che moltissime persone hanno il mio stesso male oscuro, come lo chiamo io...non avrei mai pensato che fossimo così tanti a sentirci soli anche in mezzo alla gente, dei buchi neri in mezzo al firmamento così luminoso, ma anche così falso, vuoto, superficiale...io ho sempre odiato l'estate, perchè le mie giornate si esauriscono tra le quattro mura della mia camera, a fissare il soffitto buio e domandarmi cosa ho fatto di tanto male per meritarmi questa vita. Anzi, io non la chiamo vita, la chiamo sopravvivenza; ho un gruppo di amici, ma come molti di voi, vengo spesso snobbata, sono sempre l'ultima ruota del carro, sono quella "diversa", quella strana. A nessuno di loro interessa quello che penso, quello che mi piace, quello che sogno...e pensare che io mi sforzo sempre di capire quello che loro fanno, li consolo, cerco di ascoltarli; ma sono sempre più convinta che abitiamo in mondi paralleli che non si incontreranno mai. Gli altri pensano solo a divertirsi, ai ragazzi, ai vestiti, e io non sono così. Vorrei qualcuno con cui essere sincera, con cui poter togliere la maschera di falsa felicità che indosso tutti i giorni, come fossi in un teatro, e che sta diventando sempre più pesante..Mi sento come se vivessi in uno spazio nero, invisibile a tutti. Ho vissuto 20 anni di solitudine, di dolore nascosto, di inadeguatezza, e di questo passo penso che diventeranno altri 20, e poi altri 20 ancora..Che senso ha tutto questo? Perchè ci viene data la vita se bisogna sopportare questa immensa sofferenza, questa finzione così dolorosa? Vorrei cambiare, ma io non mi vedo così sbagliata: non sono una persona estroversa, ma neanche super-timida, non sono sgradevole, non mi reputo cattiva. Dove ho sbagliato?