Da quando ti ho incontrato, piccolo raggio d?illusione, ancora non saprei se ridere o piangere.
In un istante hai distrutto e ricostruito il mio mondo.
Ma il cuore pesa, travolto da pensieri, emozioni che nessun altro ha mai estirpato.
Tra la pioggia scura vedevo il mio sorriso piangere, goccia per goccia, lacrima per lacrima, lasciando che la ragione esausta scivolasse dalle mie labbra. Stanca di pensarti, non dovevo farmi illusioni.
Nel tuo sguardo c?era solo la realtà, una verità che mi annodava le parole e nascondendo le mie speranze, le mie illusioni, i sogni.
Lasciavo che il mio cuore sanguinasse, credendo d?essere importante, invece non sono stata che una semplice brezza, mi credevo un raro fiore invece non ero che una foglia in autunno tra le altre.
Ho mentito mille volte dicendo a me e agli altri che non eri niente, come una nuvola di passaggio che ha portato la tempesta.
Ho guardato quella che credevo la tua strada cercando il tuo viso, il tuo sorriso ma tu non ci sei mai stato per me e io sono sprofondata nel buio.
E senza di te che eri la mia luce sono cresciuta, circondata da piccole generose lucciole, ho diviso e donato a loro quel che non ti ho mai potuto dare.
Ho incatenato il mio cuore tra il ghiaccio lasciando spirare ciò che provavo, spegnendolo nell?infinito.
Mi sono costruita delle ali di cristallo che sollevassero i pensieri che rendevano infelice la giornata, le ho rese trasparenti agli occhi degli altri, non ero che un passero tra le aquile? Volando incontro al sole, tra la nebbia, sono diventate più grandi, più forti.
Il vuoto che hai lasciato? l?ho colmato con l?inchiostro che ha ricoperto la pagina e dato vita a questo testo.