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Dedica a cui stai rispondendo

Vorrei tanto che questo dolore avesse fine, ma soltanto se tu mi amassi... Non a prezzo di dimenticarti, MAI. Può darsi che il dolore sia l'altra faccia di un sentimento così puro e nobilitante, ed il giogo che porta il tuo nome è così leggero... Come potrei augurarmi o pregare di cancellare questo petalo di rosa dal mio cuore? Il profumo della tua anima che irradia luce...
Era un angelo che vedevo guardandoti, o forse una stella caduta dal cielo. Ma se tu voli così in alto come posso io raggiungerti? Da tre anni e mezzo ti amo disperatamente, senza che i tuoi occhi abbiano mai detto per lo meno di volermi bene. Due anni sono trascorsi senza che avessi neppure il coraggio di salutarti, pur avendoti così vicina tutti i giorni... Stessa scuola, stesso bus, eppure così lontani... Se non fosse stato per una casualità le nostre strade si sarebbero definitivamente separate e invece qualcuno dall'alto ha voluto altrimenti.
Ti amo, ma dubito che tu lo sappia, per quanto mi sia sforzato di fartelo capire. In effetti è l'unica frase che non ti ho mai detto, nonostante la sincerità con cui ti ho aperto il mio cuore. So che tu hai un altro, ami un altro, e non c'è posto per me nel tuo cuore. Ho rispettato la tua volontà, pur celata dietro un sorriso consolatorio e frasi di conforto, perché sei così dolce e sensibile da esserti sforzata di non spezzarmi il cuore. Eppure lo hai fatto, ed è un dolore dolcissimo, che mi accompagna giorno e notte. Da tre mesi e mezzo a questa parte non ti ho più cercata, ho perso ogni contatto con te, pur avendo il tuo numero di telefono. Non ti ho più vista né sentita, pur avendo ricevuto tue notizie per vie traverse. Questo amore è soltanto mio, questo dolore altrettanto, e non ho alcun diritto di assillarti. E quando per la prima volta dopo mesi ti ho rivista in lontananza in treno, l'altra sera, ho preferito nascondermi, per non obbligarti a salutarmi, a fingerti contenta di vedermi. Sono tuttavia riuscito a sbirciare nella tua direzione: un'epifania angelica. E quando ancora ti vedevo... Il tuo sorriso è come vino inebriante, i tuoi occhi gocce di miele selvatico.
Ma chi sei, cosa sei, che trafiggi il mio cuore con spine acuminate, ma intinte nel nettare dell'amore? Come fai a provocarmi questo dolore che sconfina nel piacere più sfrenato?
Grazie per avermi fatto capire che l'amore supera l'egoismo e basta a se stesso, senza pretendere nulla in cambio, né la vista, né la voce, né tanto meno altrettanto amore.
So come sei dentro, ti ho conosciuta, sei un perfetto connubio di corpo e d'anima, un trionfo di bellezza degna d'ogni lode. Mi basta sapere che esisti, che da qualche parte, dovunque tu sia, sei felice, e il tuo respiro continua a deliziare questa terra, satura di odio, male e violenza.
Ma chi sei, cosa sei tu che ti sei insediata stabilmente nel mio cuore e non vuoi proprio andartene? No, non te ne andare... Sei troppo importante per me. Mi è impossibile amare un'altra quanto te. Ormai non mi illudo più. Sei la sola e l'unica per me, colei che amo più di me stesso, l'aurora e il tramonto, il mio inizio e la mia fine...