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Dedica a cui stai rispondendo

Salve a tutti, scrivo per raccontare, come annunciato nella dedica scritta qualche settimana fa ho cercato e trovato il coraggio di parlare con mia sorella, è stato l'altro ieri, ma solo ora trovo il tempo e l'energia sufficenti per mettermi al computer prima di andare a letto. Dunque, chi ha letto la mia dedica di qualche settimana fa conosce già lamia storia, e proprio da quella dedica e dalle mille risposte ho finalmente trovato la forza e il coraggio per parlare a quattrocchi con mia sorella, ora vi racconto come è andata:
era pomeriggio, ho scelto il pomeriggio perchè so che di pomeriggio suo marito è al lavoro, i suoi figli a scuola e lei a pulire la casa, e a proposito della casa, non l'avevo mai vista prima, è bellissima, come immaginavo, mi ha deriso, dopo la fine del "giro turistico" dell'appartamento mi ha detto: <<so che in confronto alla tua cameretta questa sembra una reggia, ma non ti illudere tutte l persone normali vivono in case del genere.>> Io ho sorriso cercando di non sembrare troppo falsa, intanto aveva messo a bollire del caffè, solo per lei, quando ci siamo fermate in soggiorno, lei si è comodamente seduta su una poltrona con la sua tazza di caffè in mano facendo a meno di indicarmi una sedia sulla quale potermi sedere, così sono rimasta inpiedi. <<perchè sei qui?>> mi ha chiesto bruscamente, io, volevo prenderla a calci, ma ho saputo mantenere il controllo e ho cercato di rispondere più gentilmente possibile:<< sai credo, che noi due dovremmo parlare, in proposito al fatto che non siamo mai andate d'accordo.>> mi ha guardato storto e ha detto:<< mai andate d'accordo? perchè dici questo?>> mi lasciò di stucco, come poteva non rendersene conto!? forse mi stava prendendo in giro!? ma si! ovviamente come suo solito! la prima cosa che mi venne in mente fu Luca: <<quando eravamo ragazzini ti sei messa con il ragazzo di cui ero follemente innamorata, non ti importava nulla di lui, volevi solo divertirti a vedermi star male per lui, e a farmi fare tutto ciò che che a te non andava di fare con il ricatto!>> Angelica alzò la voce con sdegno, <<prima di tutto perchè ti presenti qua all'improvviso a scocciarmi con una storia accaduta quindici anni fa!? fra l'altro, eri una sciocca a pensare che se non avessi fatto tutto quello che ti dicevo avrei raccontato di te, era solo uno sfizio, quando non mi andava di fare qualcosa la evitavo, ma riguardo al vederti frignare come una femminuccia, si, era divertente!proprio come il giorno del mio matrimonio, è stato un giorno spettacolare, rivinare quall'atmosfera di festa a te è stata la cigliegina sulla torta!>>. A quel punto mi sentivo distrutta, perchè? ero andata li con tanto coraggio, ma ora mia sorella come al solito era riuscita a farmi sentire una nullità, così li feci la domanda che sognavo di farli da tutta la vita:<< Angelica si può sapere per quale ragione mi odi?>> lei sorrise maliziosamente, poi mi disse con cattiveria:<<cosa ti fa pensare che ti odio?>> <<tutte queste cattiverie che hai fatto nei miei confronti in passato! e poi vedo che non sei ancora cambiata! oggi entro in casa tua per la prima volta e nemmeno ti preoccupi di offrirmi un caffè o di farmi sedere!>>. Angelica rise, quello che disse, anche se in battuta mi ferì molto:<< guarda, i miei bambini vogliono un cane, e io e mio marito glielo vogliamo comprare con tanto di cuccia, così quando verrai qui, se il cane non si troverà sulla cuccia potrai sistemarti te li>>. Mi aveva appena dato della cagna, anzi, peggio! aveva detto che sarei potuita mettermi su una cuccia se in qual momento non ci fosse stato sopra un cane! lo aveva detto in tono di battuta, ma mi ha fatto male comunque, se io avessi una casa, le toglierei personalmente il giubotto nel vderla entrare e glielo appenderei all'appendiabiti, la farei sedere sul divano e le offrirei da mangiare e da bere, sono certa che lo farei, lei invece non lo aveva fatto. poi le feci un altra domanda che desideravo farle da sempre:<< Angelica, odi gli omosessuali i transessuali e i bisessuali in generale oppure odi solo me?>> la sua risposta mi sconvolse, immaginavo che avrebbe detto di odiare solo me, ma il resto proprio non me l'aspettavo: <<odio solo te sorellina, io nella vita ho avuto e ho ancora un sacco di amici gay, amiche lesbiche, con molte di coppie del genere io e mio marito qualche volta ceniamo insieme, sono persone che possono trasmettere un mucchio di cose positive, no Lusy, io odio la mia gemella, odiavo Alessandro e ora odio te.>> Con il cuore che mi batteva forte e la vpce incrinata da un pianto imminente le chiesi perchè mi odiava da sempre, finalmente ottenni la risposta: << perchè tu hai sempre voluto ciò che era mio, e non parlo dei beni materiali come i giocattoli femminili di quando eravamo bambini, no, io mi sentivo costantemente minacciata dal tuo desiderio di essere come me, tu hai sempre desiderato la mia identità!>> adesso anche la sua voce era incrinata da un pianto imminente, <<Angelica, e vero io desideravo la tua identità, ma mai avrei potuto ottenerla, da cosa ti sentivi minacciata?>> <<hai ragione, mai avresti potuto riuscire, ma se io fossi stata una brava sorella la mia vita sarebbe stata condizionata, non avrei avuto le amicizie che ho avuto... fin da bambina, se avessi appoggiato il tuo atteggiamento femminile nessuno avrebbe voluto socializare con me, riguardo i ragazzi, tutti ti insultavano, tutti ti deridevano, se anche una sola volta volta ti avessi protetto me li sarei fatti nemici, invece, deridedoti insieme a loro mi sono fatta molti amici, amici che poi alcuni sono diventati amanti>>. sembrava triste, non capivo il perchè, era la prima volta che la vedevo triste, scoppiai a piangere e involontariamente mi inginocchiai, <<si ma mentre te ti facevi amiche e fidanzati io ero sola al mondo, non ci hai mai pensato?>> gridai mentre piangevo, scoppiò a piangere anche lei e prese le mie spalle, tu eri troppo un ragazzo troppo strano, nessuno ti avrebbe mai accettato, avevo paura della mia vita, se fossi stata amica tua non sarei mai stata felice...>> poi arrivò quello che ho sempre sognato, mi disse:<<...sei...sei...dispota a perdonare tutto?>> senza rispondere mi alzai da terra e l'abbracciai, restammo abbracciate per almeno un quarto d'ora, aspettando che il pianto finisse, per la prima volta ci amavamo davvero, il resto del pomeriggio non abbiamo parlato molto, mi sono seduta e ho bavuto anche io un caffè, non abbamo parlato di cose importanti, solo sciocchezze come gli episodi di "provaci ancora prof" di rai uno, è saltato fuori che entrambe amiamo quella serie, abbiamo parlato anche di lavoro, abbiamo parlato anche di uomini, mi ha raccontato che una sera du qualche mese fa suo marito è tornato a casa tardi e le sue labbra leggiermente sporche di qualcosa che sembrava rossetto, ma lei non li ha chiesto nulla, poi ha promesso che comincerà a parlare ai suoi figli della zia Lusy, insomma cari lettori, a quanto pare le cose stanno andando per il verso giusto...