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Quando ero piccola, il Natale si preparava così: qualche giorno prima della vigilia si andava nei boschi a raccogliere il muschio per fare il presepe ed alcuni rami di pino per fare l'albero.
L?albero di Natale si addobbava con cose semplici e senza illuminazione.
Alla vigilia si andava in chiesa due volte: la prima volta si andava per confessarsi, la seconda volta si andava a mezzanotte per assistere alla messa. Tornati da messa si andava a letto aspettando il mattino per vedere se c?era qualche dono: i bambini ricevevano dei fichi secchi, dei mandarini, delle arachidi e le bambine anche una bambola di pezza. Nel giorno di Natale si festeggiava in famiglia con il pranzo, i piatti tipici erano: gli agnolotti, il cappone e l'uva appassita della vendemmia precedente. Non potevano mancare i dolci che erano: il panettone e la torta fatta in casa. I bambini mettevano, fuori dalle stalle, fieno e acqua credendo che Gesù Bambino (Babbo Natale non lo conoscevano) ed il suo asinello mangiassero e bevessero il fieno e l?acqua.
Si conoscevano le canzoni di Natale e nella Santa notte, passavano gli zampognari con le zampogne a suonare di paese in paese.
Il pomeriggio natalizio si trascorreva in famiglia oppure si giocava fuori casa con la neve molto amata dai bambini.
Che semplicità, ma quanta armonia e dolce atmosfera si respirava!!!
Nonna Betty.
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