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Ho18 anni, di me voglio dire soltanto questo? La mia vita scorre tranquilla come quella di tanta gente della mia età? Ho una famiglia che amo, che non mi ha fatto mai mancare nulla senza privarmi di un?educazione ferma. Conosco tantissima gente, ho pochi veri amici ma buoni, che per me fanno di tutto e con cui ho passato dei momenti veramente belli. Vivo di disegni, di quadri, di paesaggi, i graffiti e musica forte, mi emoziono guardando un film o ascoltando una canzone. Leggendo queste prime righe potreste pensare che non ho problemi, dubbi, che non mi manca nulla. Che sono felice. Però si sa, tutti abbiamo i nostri problemi e le nostre domande. Ecco, i quest?ultimo periodo ho capito tante cose, cose purtroppo non belle. Quando i malintesi si verificano all?infuori della cerchia di amici non importa, certo. Ma quando qualcuno fa del male a una persona x la quale si nutre una stima e un sentimento bellissimo, per invidia o semplicemente per un dispetto? ha un senso? È una cosa che mi fa troppa rabbia, vedere soffrire qualcuno a cui voglio troppo bene, vedere le sue lacrime, la sua solarità spegnersi, il suo sguardo triste, il suo sorriso cancellato. Per un dispetto, per una vendetta, per invidia, per rancore, o solo per malignità. Io vorrei sapere il perché. Vorrei sapere se ha un senso, se vedere soffrire e segnare una persona li fa sentire realizzati. Ma come si può volere il male di una persona che non ti ha fatto nulla? E poi, perché quando te ne stai per i fatti tuoi qualcuno che è di turno deve sistematicamente romperti l?armonia e magari qualcos?altro, coinvolgendoti in qualcosa in cui non c?entri nulla? O quando si fanno guerre inutili per cose banali (perché si comincia quasi sempre dalle cose banali)? Vorrei proprio saperlo.
Non sopporto le persone invidiose, acide, che non riescono a guardare oltre il loro naso e contestano tutto ciò che non conoscono. Che pensano di sapere tutto perchè vogliono essere primi in tutto. Che per invidia sono capaci di fare dispetti, di credere di fare cose stupide ma che poi possono essere serie. Come non sopporto nemmeno chi s monta la testa, chi crede di essere meglio degli altri, di avere il mondo in pugno e tutto ciò che serve a portata di mano, e quella stupida sicurezza di arrivare dove si vuole.
Io nella mia vita ho dovuto troncare dei rapporti per elementi del genere. Per chi credeva fossi sempre lì perché non avevo altro posto dove andare. Per questo ora ho pochi veri amici ma buoni, scelti perché vogliono il mio bene. Nelle discussioni mi lasciavo mettere i piedi in testa con facilità. E si sono sbagliati. Alla fine sono riuscita a fare a meno di loro. Perché quando si subisce troppo, alla fine si scoppia. Ed è da allora, che quando incontro una persona che ha questi difetti che provo solo il voltastomaco? E a queste persone rivolgo solo una cosa: non pensate di essere migliori degli altri, e soprattutto non vi definite persone umili perché non lo siete.
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