Come non si può impedire che un sasso, sprofondi,una volta gettato nel mare, così io non posso impedire a questo mio cuore di venirti a cercare.Ogni parola, riecheggia in un macrabo pensiero, e cade a peso morto, mi muore dentro, in un pozzo buio e vuoto ed è l'essenza di te, di tutto ciò che non c'è.Nell'eco di quel tonfo i miei pensieri, assordanti e discordanti, si confondono, all'improvviso, si dissolvono e si nascondono nel precipizio di un lungo silenzio.Dovrebbero rimanere lì, sepolti,donati all'eterno, nell'ambiguità, a volte barattata, nel vagare, per insensato esistere.Invece nella bizzaria improvvisa della vita, mutatrice di ogni essenza, rinascono ogni istante come alianti colorati, come larghe amate ali. È pioggia di farfalle che librano libere verso l'alto, in un fluttuo di colori che fuoriescono dal bordo di quello stesso pozzo.Intanto, vacillo,a volte, nel buio, ubriaca di vita.Non cerco neanche più un appoggio, se inciampo sorrido, se sbando, semplicemente mi elettrizzo.Nella leggerezza dei giorni che volano più in alto dei sogni, più veloci delle illusioni, più lontani da questi miei occhi, sento l'essenza di me stessa.Divento aria, penetrante,invisibile, inafferrabile,inarrestabile, fuggente,eppure, sempre presente.Prendimi per mano, portami lontano, dove il tuo e il mio cuore fanno rumore, guidami dove c'è il bagliore, fuori da questo tunnel senza luce, perché con i miei occhi possa tornare a vedere i tuoi, nei tuoi tornare a rivedere i miei, andiamo tra pioggia e sole...Di Maria78...