Da qui cominciano i ricordi...
Si.. Mi ricordo di quando ero solo un ragazzino piccolo, incoscente, ingenuo ma pieno di vita e sicurezza.
Guardavo con occhi che osservano i mille e più colori che la luce del sole riflette in questo freddo mondo.
Mi ricordo, le mattine mi svegliavo e tutto prendeva a rivivere, senza problemi, con la forza di passare un altro giorno, di divertirmi, di sorridere, di amare e soprattutto di vivere.
Passano i giorni, passano i mesi... Ormai non c'è èiù niente di bello da fare, siamo grandi p'er brekkare sotto le poste, le superori dividono qualcuno e quel luogo rimane vuoto, solo quello stereo che continua a suonare "Freestyle" lasciando tutto al ricordo...
Si cresce ancora, la prima sigaretta, la prima canna...E vai...tanto "Nooo..macchè, dalle canne non si passa ad altro" . Altro non è eroina... Altro è tutto, cocaina, paste, crack, tutto!
E noi...Eravamo rimasti in pochi, da quella 30ina di persone che ogni giorno affolavano quel luogo rimasimo in tre, unici che ancora ci credevano, unici che ce la potevano fare... Ma poi.
Tutto cambia purtroppo... Le prime fighe, le prima bustine, le prime... Tutto le prime cose...
E ora... Noi andiamo via senza saperlo, ognuno per la propria strada, chi è diventato un braovo ragazzo studioso e innamorato... Chi innamorato ma indeciso... Chi lo cerca con tranquillità, chi invece non pensa a niente, e prende il passato, il futuro e il presente e li butta nel buco, nel buo del niente.
Un giorno, stavo andandomene a fanculo, vedevo una flebo e una luce tutta bianca che mi avvolgeva...Una volta sotto i ferri, i polmoni non respirano, shok anafilattico, allergia all'enestesia...e quante volte ho richiato di morire lasciando che le gambe tremassero, in bocca un gusto buono, tutto gira intorno a me, sento voci moltiplicarsi, fischi, tremo e mi appoggio al muro...Mio fratello mi tiene "Tranquillo" mi diceva, e io, ce l'ho messa tutta e scampai anche quella volta... Poi, giorno dopo giorno non ho fatto altro che suicidare il mio io, in qualunque modo possibile ho ucciso la mia anima, mentre il mio corpo si regge appena in piedi...E guardo...Guardo il mondo con gli occhi di un 18enne che infondo infondo è ancora quel ragazzino a cui piaceva giocare a calcio e ballare la breck, dipingere sui i muri e fare notte per strada, neve pioggia o quel che sia, noi eravamo ancora li.
Hanno provato a dividerci, ma non si può...
E guardo il mondo, giorno per giorno osservo quello che succede, osservo le guerre che ammazzano migliaglia di persone e soprattutto bambini, ho visto gente conficcarsi aghi in vena e poi sentire un forte brivido caldo su per la schiena, ho visto gente che stava x morire, ho visto morti, ho visto il mondo con i miei occhi, questi occhi che hanno visto poco ma che fanno diventare grande...
Ho amato, ho deluso, ho urlato al cielo, ho tirato pugni e calci x sfogarmi, mi sono autolesionato per non far del male, per non pensare...
18... quasi 19 e ancora...Ancora sono quel che sono, il ragazzino di sempre, quello che siede sempre all'ultimo banco e non alza mai la mano a una domanda anche se conosce la risposta, quello che sorride, ma non ride...Quello che un giorno si è perso dentro se, non ritrovandosi più...E ora!?
Ora guardo avanti, lasciando i ricordi al loro posto, lasciando ogni immagine, ogni emozione bella o brutta dentro me, perchè è grazie a loro che ora sono quel che sono... La mia volontà, questa volontà che sta uscendo, sta scoppiando, colma da questo vaso pieno di crepe, IO, aggiusterò questo mondo... Aggiusterò il MIO mondo e di colei che vorrà amarmi.

MAURIZIO