Incantata, ammaliata, affascinata da te. Mi perdo nei meandri di un ricordo, un pensiero. Un qualcosa di te, di uno pseudo-noi che non era nulla, nulla di certo, stabile, concreto. Ti osservo da lontano, senza vederti, sogno, immagino, vago con la mia fantasia.
Un te così diverso, una me irriconoscibile credo. Un piccolo bacio, un sussurro e siamo semplicemente felici in un attimo. Andiamo al mare? Prendi la macchina e vestiti poco, guardami, sono tua. Prendimi e partiamo, cambiamo il nostro noi, il nostro posto. Al mare c'è freddo, ma il panno ci copre, restiamo qua sotto. Un appuntamento, la cui importanza la noti solo dopo tempo. Ti prepari poco, il trucco è quel che è, ma i sorrisi sono i più belli che mai. Sorrido, ridiamo, scherziamo, il solletico, tu mi prendi in giro. Uno sguardo, portami via. E via andiamo, a perderci nella notte nel buio, ma è quasi l'alba. Quanti problemi scopriamo di avere, ti parlo come se ti conoscessi da sempre, il tempo si annulla, ogni rumore annullato dalla neve, tu che mi guardi, sorridi, andrà tutto bene, mi dici. Un piccolo bacio a fianco delle mie labbra. Ti stringo, nascondo una lacrima.
Non ci definire, non rovinare tutto con un'etichetta, sto bene qua, stai bene tu, il resto non conta.
Forse ti voglio bene, forse ti voglio per me, forse voglio solo tornare su quella macchina.