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Dedica a cui stai rispondendo

Salve, mi trovavo a passare di qui per caso e ho visto questa bacheca dove si affiggevano richieste di aiuto e mi domandavo, se qui qualcuno saprebbe darmi un consiglio al mio problema o, magari, mi informi se si fosse imbattuto in una situazione simile alla mia.
Io spero proprio di si. Perché da quando è iniziato, non riesco a darmi pace: dormo poco la notte e il giorno soffro di fortissimi mal di testa. A scuola tutti mi dicono che sono cambiato e la mia media, una volta semi decente, si è abbassata più del limite sopportabile. Se andrà avanti così sarò bocciato. Se arriverò alla fine dell?anno.
Ma passiamo al mio problema principale, quello che mi ha portato a queste condizioni disastrose. E? cominciato tutto con un sogno. Uno di quelli brutti, di solito portati dalle cattive digestioni. Nel sogno era venuta a farmi visita una donna. Non era giovane, ma neanche troppo vecchia: gli avrei dato sui 47 anni. Questa donna era incinta e mi parlava. Continuava a ripetermi che appena nato sarebbe venuto da me. Che avrei dovuto accudirlo io. Ma non capivo cosa volesse dire. In seguito mi svegliavo in preda all?ansia.
Il sogno si è ripetuto per una settimana circa. Inizialmente, non avevo detto a nessuno niente. Cedevo sarebbe finito da solo. Ma al terzo giorno, raccontai tutto al mio migliore amico. Lui si mise a ridere e mi disse che forse in quel periodo mi ero fatto troppe canne. Ma era da molto che non toccavo della roba. Non so perché cominciavo a provarne disgusto. Così volente o nolente ne parlai con mia madre. Grave errore. Non è più la stessa da quando mio padre l?ha lasciata. Si mise ad urlare e mi spedì subito da uno psicologo. Ancora oggi sono sotto le sue cure. Se affibbiare ogni genere di pillola possa essere definita una cura. Lui le chiama allucinazioni, ma a me sembrano abbastanza vere. Io credo che le allucinazioni invadano solo il campo della vista, non tutti i cinque sensi. O sbaglio?
Capii cosa volesse dire quella donna in sogno solo un mese dopo. Quando il fragore di una risata mi svegliò nel cuore della notte. Le pillole mi rendevano nervoso e le mie notti erano già insonni, in più quel dannato bambino si aggiunse a renderle più terrificanti. Mi ero aspettato una cosa del genere, pensavo sarebbe venuto un neonato, invece quel bambino ha almeno quattro anni. Mi parla con la sua vocina stridula, mi chiede ?i perché?, come fanno tutti i bambini della sua età, mi insiste nel giocare con lui. Lo sento. Porca p***ana, sento il suo peso quando salta sul letto. La sua pelle è fredda quando mi tocca. Lui è pallido in volto, ha gli occhi spenti, completamente neri.
Ho chiamato mia madre, l?ho fatta venire più volte nella mia stanza, lei non lo vede. Il bambino è davanti a me, ride, e lei non lo vede. Allora sono andato a dormire nel suo stesso letto (sono figlio unico), lui è ancora lì, ma lei non lo sente. Mi salta sulla pancia e io mi agito, non per mia volontà. Cazzo, pesa quel dannato bambino! Allora mia madre mi ha rispedito in direttissima nella mia camera, dice che lei lavora la mattina per portare il pane in casa, non può permettersi di stare sveglia per le mie fobie. Ed il bambino è ancora là, ogni giorno uguale. Non cresce mai. Ormai sono cinque mesi, si fa vivo tutte le santissime notti.
Ho paura. Per favore ditemi che non sono pazzo. Ho bisogno di sapere che non sono pazzo. Io lo vedo, io lo sento, io lo percepisco. Anche ora mentre scrivo e a fianco a me, mi chiede cosa sto scrivendo. Sento il suo sguardo addosso. Ho voglia di morire. Ho più voglia di dormire!!! Non so quanto tempo resisterò ancora prima di buttarmi giù da un ponte. Mia madre strilla per i voti bassi e per le mie condizioni cadaveriche. Ora crede anche mi faccia di droghe pesanti. Non so quante volte me lo ha chiesto quello stronzo dello psicologo! Ho il sospetto che mia madre si scopi lo psicologo, quando devono: ?parlare in privato?. Non mi interessa più di tanto.
I miei compagni di classe e amici extrascolastici hanno cominciato a chiamarmi pazzo. Mi denigrano, si allontanano. Le ragazze hanno paura di me, del mio aspetto, delle mie occhiaie profonde. La mia vita sembra un perenne incubo da quale non posso svegliarmi. Voglio ma non posso.
Lasciando questo messaggio spero che tra di voi ci sia la mia sveglia. Spero in qualcuno che mi dia la forza di vivere. Spero vivamente esista questa persona. SPERO! Solo la speranza mi tiene legato al mondo. Ma la speranza non è una corda. Per lo più uno spago che non resisterà alle notevoli sollecitazioni degli ultimi tempi.
Vi prego aiutatemi, prima che quel filo si spezzi.
Un saluto da
SENZA SCAMPO