Ciao mio dolce Matteo!lo vedi, ti scrivo e mi sembra che tu non te ne sia mai andato..non mi pare possibile che tu a 18 anni, nel fiore della tua gioventù, te ne sia dovuto andare per sempre..non capisco perchè la vita si sia accanita cosi con noi..non hai mai avuto vicino la figura paterna e ce l'hai fatta ugualmente a diventare grande, maturo e responsabile..a rendere tua madre orgogliosa di te..quando ti adagiavo nel letto accanto a me, che eri solo un fagottino, pensavo che non sarei mai riuscita a farti crescere come si deve..ero solo una ragazzina e avevo paura anche a prenderti in braccio..eri piccolo Matteo e tante volte guardandoti pensavo che saresti potuto essere il mio fratellino, non mio figlio..ma poi hai iniziato a parlare e a chiamare mamma proprio me..allora mi sono resa conto che dovevo crescere in fretta..che te lo dovevo..e cosi mi sono rimboccata le maniche e sono diventata una giovane ragazza madre, che avrebbe scavalcato montagne per fare felice il proprio bambino..e io Matteo credo di averti reso felice..ho saputo darti la giusta libertà..sapevo dirti di no, anche se il mio cuore piangeva perchè sapevo che in quel momento ti stavo facendo un torto..nell'ultimo periodo ti guardavo quando con gli occhi chiusi e la testa china suonavi il pianoforte..eri bello..si vedeva come stavi diventando uomo..e mi piaceva ripetermi che ti avevo fatto io, che eri mio..forse il Signore mi ha punita..voleva farmi capire che eri suo..