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Pare che il nostro modo di essere, la nostra esistenza sia già scritta dentro di noi. C'è chi nasce solo e lo resta per tutta la vita, e dentro contiene un odio verso le persone che lo portano a fare del male... sono queste le persone che tanto odiamo, inconsapevoli che la causa sia la solitudine, che se avessimo donato un po' di amore a quella gente forse sarebbe diversa... che ora che quella persona l'amore non l'accetta piu', che si è chiusa in un universo di odio e di terrore, ora soffra, e soffra tanto... e soffrirà finché non sarà in grado di aprire il proprio cuore alle dolcezze del mondo.
Io stessa non credo di riuscire a perdonare.
Poi c'è chi tira fuori questa forza e l'amore lo accetta in piccole cose, in piccoli messaggi, e riesce ad apprezzare la presenza di due innamorati a san valentino, accettando la propria solitudine ma volendo bene lo stesso, perché sa accogliere, ammirare il mondo, sa amare... e quindi questa è una solitudine che non sarà mai totale perché questa persona si è innamorata di Dio... e la Vita le sorriderà sempre.
Perché la solitudine non è per forza non uscire la sera e non vedersi con la gente: la solitudine è non saper accogliere la luce che c'è dentro la gente, non saper guardare oltre quel sorriso falso quanto una persona soffra e quanto si ha da donarle.
Ho visto gente risorgere dagli inferni piu' neri perché è stata in grado di accogliere l'amore che veniva donato loro o in grado di donare, di capire che non sei solo che c'è chi soffre come te e che la sofferenza altrui va placata con un abbraccio, con un sorriso o con una barzelletta. =)
Poi sta a chi soffre avere lo stesso il coraggio di accettare questi piccoli doni e di renderli tanto grandi da guarirlo.
Però ancora mi chiedo... cosa renda certa gente cattiva, cosa la chiuda a tal punto da portarla all'essere sadica, perversa... e dico, sarà mica la paura? La paura dell'aprirsi, dell'avvicinarsi agli altri?
Dopo la mia ultima grande sofferenza si è formata dentro di me una paura immensa: rischio di diventare cattiva anche io?
O forse certe persone non lo diventeranno mai. Ma chi è che guida tutto ciò, cosa rende le persone tanto diverse e uniche? È allora che inizio a chiedermi cosa abbia progettato Dio per me.
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