E' ancora presto, la serata è appena incominciata ma per me sta gia quasi per terminare.
Terminerà con il solito pensiero, con il solito e lacerante peso sullo stomaco che ormai, da troppo tempo si è impossessato di me.
Ho paura ad ammetterlo ma credo che forse abbiate ragione voi, voi che neppure mi conoscete infondo..ma che sapete che lamia è una malattia.
Avere paura degli altri, non riuscire a guardare le persone per strada, non riuscire a sentirsi mai accettati ed essere stati abbandonati così, sempre a causa di questa stupida paura ce ormai fa parte di me.
Si, perchè è colpa sua se tutti se ne sono andati via da me, se tutti mi hanno voltato le spalle perchè ero diventata troppo "pesante" e perchè non li accettavo più.
Non è vero, non è vero che non ti ho accettato matteo, non è vero che il bene che ho saputo donarti è stato qualcoa di tremendamente falso, no.
Ho fatto il possibile per starti acanto, mi dicevi che avevo troppa pazienza nell'ascoltarti e che ero un po la tua seconda mamma.
Ricordo ancora quella frase che ci dicevamo sempre, nei momenti peggiori, per tirarci su "COME TE NESSUNO MAI!".
Ora tu sei li ed io sono qui.
L'òtro giorno ho ceduto e ti ho scritto, alle 06:00 di domenica se eri gia sveglio e mi hai risposto alle 12:00 dicendomi che ti eri appena svegliato.
Subito mi pentiì e ti dissi"scusa, ho sbagliato.".
Credevo poessi capire, o forse l'hai capit e hai fatto finta di no, per comodità probabilmente perchè mi hai risp dicendomi "ok ciao."
Non c'è niente i peggiore dell'indifferenza, no e credo di on essermela mai meritata..
So che non verrai mai a sapere di queto che ho scritto qua su ma anche se fosse..non ti farebbe piu ne caldo e ne freddo.