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Tira dentro di me uno strano vento. Non è quello caldo e piacevole che preannuncia la primavera, ma è un vento che scuote i battenti, un vento di inquietudine.
Sono giorni che sento dentro di me una mano che scava... qualcosa che lavora incessantemente come una goccia che scava la roccia.. ho paura, paura di perdermi. Perdersi mette paura a tutti credo... ma quello che sento io non ha nessuna prospettiva.. è un perdesi senza ritorno, una disfatta... una resa. Mi scopro improvvisamente stanca, tiro giù la maschera che porto davanti al viso... e stavolta invece che gli occhi vispi di sempre pronti a ricominciare, trovo uno sguardo stanco, lontano, distaccato. Mi faccio paura. Dentro di me non abita la speranza, ma un vuoto che risucchia tutto giù, vorticosamente.
Stringo le mani, e l'unica cosa che mi rimane quando le riapro, è il segno delle mie unghie conficcate nella pelle. Nelle mie mani non c'è nulla. niente... ne una traccia, né un passaggio. Ho perso tutti i miei amici e le persone a cui ho voluto bene.. tutto il cammino fatto fino ad oggi non ha fruttato nulla. Sono sola. che beffa insopportabile. Quanti silenzi...
Questo vento mi fa paura... è diverso dal solito e non ha con se l'odore del mare, piuttosto porta quell'aria silenziosa e ovattata, quell'aria che arriva dai posti dimenticati, dove il rumore non esiste. E' un vento sordo che avvolge e porta via...
Sono sempre più fuori dal mondo, non riesco più ad immaginare il mio futuro senza essere pervasa dalla paura.
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